Lettore segnala disagi sulla manifestazione “Viviamo Cilento” di Pollica: ecco la lettera

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Lettore segnala disagi sulla manifestazione “Viviamo Cilento” di Pollica: ecco la lettera

Giunge in redazione una segnalazione di alcuni lettori riguardo la manifestazione culturale “Viviamo Cilento” che si è svolta a Pollica lo scorso fine aprile.

Nella lettera, firmata da Alfonso Esposito e Renata Galdo, si legge: «Da giorni con alcuni amici pensavamo di partecipare alla manifestazione Viviamo Cilento e in particolare all’escursione-passeggiata lungo uno dei sentieri proposti. Per questo avevamo iniziato a visionare il sito www.viviamocilento.it. Con difficoltà avevamo decifrato le informazioni necessarie per partecipare all’escursione. Non sapendo quale tra i rivenditori indicati nella pagina ticket del sito, contattare, avevamo cercato informazioni anche sul sito del comune di Pollica».

«Decidiamo di telefonare il presidente della Pro Loco che ci indica come riferimento per le escursioni un’agenzia. Ci dicono che per prenotare l’escursione avremmo dovuto recarci al botteghino di Acciaroli. Rispondiamo che vivendo a Battipaglia e volendo recarci alla manifestazione per una sola escursione, ci sembra irragionevole dover percorrere tanti chilometri solo per prenotare un’escursione. A questo punto ci viene dato un numero di cellulare che però risulta sempre occupato, pertanto inviamo un sms con la nostra richiesta di prenotazione. Spieghiamo quanto già detto all’agenzia, e ci dice che pur volendo, in quel momento non può aiutarci mancando solo un’ora al concerto di Daniele Silvestri ed essendo, pertanto, troppo impegnato al botteghino.

Insistiamo un po’ e ci viene detto che l’indomani mattina, giorno della bramata escursione, il botteghino avrebbe aperto alle 9.00, avremmo dovuto recarci prima lì per prenotare e poi spostarci al luogo dell’appuntamento dell’escursione. Rispondiamo che qualunque dell’escursioni programmate sarebbe iniziata alle 9.00, pertanto come avremmo potuto essere alle ore 9 ad Acciaroli per la famosa prenotazione e contemporaneamente al punto di incontro per la partenza? E poi, se arrivati ad Acciaroli non ci fosse più stata disponibilità di posti per le escursioni, avremmo dovuto tornare a casa? Dall’altra parte del telefono ci risponde che proprio non poteva aiutarci».

«Amiamo molto il Cilento, e siamo profondamente convinti che la maggiore risorsa della nostra Italia, ma peggio utilizzata, è il nostro patrimonio ambientale, naturalistico, enogastronomico, culturale e artistico, di cui riteniamo che la Campania tutta e il Cilento sono una grandiosa espressione. Il primo pensiero inasprito perciò, è andato a dei possibili turisti italiani o stranieri, che in quei giorni, a cavallo del ponte del 1° maggio, avevano scelto di trascorrere una piccola vacanza in Campania, ad esempio a Napoli, Pompei, Caserta, Paestum, ecc. ecc., e che venuti a conoscenza della manifestazione, avrebbero potuto abbinare ad un tour culturale, artistico, enogastronomico, o semplicemente ad una vacanza balneare, un percorso naturalistico e quindi avrebbero potuto pensare di partecipare anch’essi ad un sentiero o ad una degustazione».

«L’impressione è stata che si è dato tanto risalto ai concerti che, seppur importanti e sicuramente scelti con sapienza, non avrebbero dovuto offuscare iniziative come i sentieri e le degustazioni sicuramente più rappresentativi dell’ambiente, della cultura e del vivere cilentano, e avrebbero dovuto avere solo la funzione di completare al meglio le giornate dei turisti, dedicate a vivere esperienze scelte tra un ricco insieme di attività strettamente legate al territorio. Infondo qualunque fosse stato l’artista, e con il massimo amore per la musica che è una delle principali forme d’arte, un concerto lo si può seguire in qualsiasi luogo d’Italia e del mondo, anche se si tratta di concerti sulla, o vicino alla spiaggia. Invece i paesaggi, i panorami, i luoghi artistici, le bellezze architettoniche, i profumi, i sapori, purtroppo (ma noi riteniamo menomale), sono fruibili esclusivamente nel luogo in cui si trovano. E poi crediamo che i concerti dovrebbero essere lo strumento per attirare i visitatori in luoghi che non hanno altre risorse turistiche o nei periodi in cui c’è assenza di arrivi. Dunque semplicemente riteniamo che bisognava dare principale risalto e importanza agli aspetti ambientali, naturalistici, enogastronomici, culturali e artistici della nostra terra».

Non mancano gli interrogativi dei due lettori.

•    si potevano organizzare dei pacchetti di incoming per la Campania, per turisti stranieri o italiani, in accordo con qualche tour operator o altri enti locali o nazionali, con tappa nel Cilento e partecipazione ai sentieri e/o degustazioni nell’ambito della manifestazione in oggetto?

•    Si potevano progettare dei tour di incoming solo per il Cilento, con partecipazione a più di una giornata della manifestazione, magari in uno stile sostenibile a livello ambientale e di economia civile, e non speculativa come è solitamente caratterizzato il settore turistico?

•    Si poteva organizzare la manifestazione consentendo la prenotazione ai sentieri, alle degustazioni e ai concerti anche via internet, con pagamento in anticipo on line, in modo da consentire a chiunque di partecipare, a prescindere dal luogo di residenza, anche a chi è abituato ad organizzare autonomamente le proprie vacanze su internet, dando così la possibilità anche questo target di scegliere qualche giorno di vacanza nel Cilento?

•    Supponendo che la manifestazione è stata destinata solo ai cittadini residenti e ai turisti presenti in quei giorni nelle strutture ricettive della zona, ci possiamo accontentare di utilizzare in modo così limitato il nostro patrimonio e soprattutto di non rendere partecipi delle bellezze che ci sono state “donate” quante più persone è possibile?

•    Supponendo che la manifestazione è stata pensata solo per i cittadini residenti e i turisti alloggianti in quei giorni nelle strutture della zona, per mancanza di strutture logistiche ed organizzative adatte ad accogliere un numero maggiore di persone, possiamo continuare a temporeggiare nel realizzare un sistema integrato di valorizzazione, accoglienza e promozione del nostro patrimonio, pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale, libero e pulito da qualunque forma di illegalità e connivenza, che garantisca uno sviluppo economico, in termini civili, stabile e duraturo, e dunque il ben vivere nella nostra terra, per cui anche il vostro sindaco ha dato la sua vita?

•    Nei paesi dove il turismo è la maggiore fonte di reddito non hanno, di certo, il nostro patrimonio ma l’organizzazione e la promozione fanno la differenza. Un qualsiasi turista che, venuto a sapere della manifestazione, tenta di prenotare, può essere liquidato senza alcuna risposta responsabile, né efficiente, né coerente?

•    Si potrebbero rendere i sentieri e le degustazioni proposte nell’ambito della manifestazione stabilmente fruibili?

•    Noi che intendiamo spenderci e lavorare per la nostra terra e per valorizzare il nostro patrimonio e le nostre risorse, come possiamo promuovere questo territorio favoloso e dall’enorme potenziale con questi presupposti?

Alfonso Esposito e Renata Galdo

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