“Gli indignati del Cilento”: “E’ il momento di svegliarci”

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“Gli indignati del Cilento”: “E’ il momento di svegliarci”

Gli Indignados raggiungono il territorio del Cilento e Vallo di Diano. “Nessuno tocchi il Cilento. E’ il momento di svegliarci” così esordiscono gli “indignati del Cilento”, gruppo di studenti che vuole conoscere la verità sull’inchiesta “Due torri”. 

“Le inchieste giudiziarie sugli appalti truccati alla provincia di Salerno – fanno sapere gli indignati – hanno chiamato in causa anche diversi amministratori locali. Eppure ciò non ha determinato nessun dibattito sulle eventuali responsabilità politiche di questi ultimi. Anzi, sembra che si preferisca far finta di niente, aspettando apaticamente l’esito delle indagini della magistratura, come se questo fosse un tabù”.

“Ma ciò è davvero alieno ad una cultura fermamente democratica, – ribadisce il gruppo – per i forti dubbi che queste indagini dovrebbero far maturare. Pertanto, in risposta ad una politica locale che appare “muta” e incapace di discutere di questi temi che invece sono primari e scottanti, un gruppo di giovani studenti universitari ha deciso di dare vita ad un’associazione (“gli indignati del Cilento”, appunto) che chiede e pretende delle risposte esaustive e immediate da chi ricopre ruoli apicali ed è tirato in ballo dall’Antimafia di Salerno per fatti inquietanti. Queste ragazze e ragazzi – ferme le differenti ideologie politiche – ritengono che conoscere la verità sui fatti oggetto d’indagine sia un diritto di ogni cittadino. Quindi invitano tutti, giovani e meno giovani, a prender parte a questo dibattito; per salvare l’onorabilità del nostro popolo e riscattare la propria terra”.

 Di seguito il testo del manifesto del gruppo “Gli indignati del Cilento”

 

NESSUNO TOCCHI IL CILENTO!!!

 È il momento di svegliarsi 

Le ultime inchieste giudiziarie che riguardano anche la nostra classe politica hanno posto un gravissimo problema che ci interessa in prima persona: la presunta vicinanza di alcuni amministratori nostrani ad ambienti “poco raccomandabili”.

Il perdurante silenzio della politica locale è davvero inaccettabile.

Mai, nel Comune di Agropoli, si era prospettata nemmeno lontanamente l’ombra di un’illegalità che affonda le radici in maniera così estesa in tutta la Provincia di Salerno. Eppure nessuno trova il coraggio di parlarne, com’è possibile?

Rendiamoci conto che per truccare gli appalti dei sette anni in questione, secondo i magistrati, si sarebbe fatto ricorso anche a materiale edile scadente, mettendo così a repentaglio le vite di noi tutti. Solo per citare alcuni esempi, tra le 130 gare condizionate dal “sistema Citarella” e ora oggetto dell’attenzione di chi di dovere, c’è pure la costruzione del Liceo Scientifico “A. Gatto”, i lavori per la mobilità del Porto turistico, il Centro per l’Impiego e la costruzione della strada Aversana fino ad Agropoli. Mentre tante sarebbero persino le “opere fantasma”, lavori cioè pagati con i soldi dei cittadini e mai nemmeno cominciati.

Noi siamo ragazze e ragazzi “indignati”, innamorati della nostra terra. Per questo ci schieriamo convintamente a fianco della magistratura, contro l’illegalità e per la tutela dei cittadini e della democrazia. Non resteremo in silenzio aspettando che accada l’irreparabile, quando sarà facile fingersi sdegnati e all’oscuro dei fatti. Apriamo gli occhi ora. Non lasciamo ulteriormente depredare il nostro territorio nell’indifferenza generale. Ribelliamoci al malaffare e liberiamo la nostra terra.

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