L’intervista a Giorgio Ciccarelli, da chitarrista degli Afterhours alla carriera solista

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L’intervista a Giorgio Ciccarelli, da chitarrista degli Afterhours alla carriera solista

Lo storico chitarrista degli Afterhours, Giorgio Ciccarelli, presto nel Cilento. Giovedì 23 febbraio salirà sul palco del Draft di Vallo della Lucania. Chitarrista, cantante, autore e compositore, ha all’attivo dieci album ed ha suonato con numerose band esibendosi in tutto il mondo: in Europa, Stati Uniti, Canada, Cina, e ovunque in Italia. In occasione del suo live a Vallo,  l’abbiamo intervistato. 

D: Ciao, Giorgio: il tuo è un nome che, naturalmente, non ha bisogno di presentazioni, ma vorrei ti introducessi ai nostri lettori a parole tue.

R:  Ciao a tutti, sono un anziano musicista, ho fatto cose e ho visto gente.

D: Negli anni hai avuto una fervidissima attività all’interno della scena: parlaci un po’ dei tuoi vari progetti, magari concentrandoti su quelli a cui più sei legato.

R: Sono legato a tutti i progetti musicali a cui ho partecipato, quando mi metto in gioco, lo faccio sul serio, anima ‘e core. Certo, pensando alle mie cose passate, i ricordi e le sensazioni sono diverse, perché diverso era il contesto, diverse erano le persone con le quali condividevo musica e diverso ero io. Citandoti solo tre dei vari gruppi in cui ho “militato”, ti posso dire che i Colour Moves sono stati la mia prima band, tutto è partito da lì e provo un affetto smisurato per quel progetto, coi Sux! ho affinato il mio modo di scrivere musica ed ho trovato una mia via, con gli Afterhours ho fatto cose che neanche potevo immaginare…

D: Tutte le tue esperienze con band ti hanno portato, nel 2015, ad intraprendere un percorso da solista: come mai questa scelta e cosa trovi di diverso fra il lavorare con altri e il lavorare da solo?

R: Molti si sono fermati a quel famoso comunicato di Manuel in cui lasciava intendere che io avessi lasciato la band, nulla di più falso, anzi, era lontana da me l’idea di mollare gli After e di intraprendere una “carriera” solista, diciamo che è successo l’opposto, sono stato semplicemente allontanato dal capo in persona, per dei suoi motivi, legati al suo desiderio di cambiare, di voltare pagina. Mi sono trovato cosi, improvvisamente, senza band, senza un progetto e questo non mi succedeva dal 1985, per cui, mi sono rimboccato le maniche e mi son messo a scrivere e a pensare a come uscirne vivo, “Le cose cambiano” è stata la risposta. Lavorare da solo ti porta ad essere nudo di fronte a te stesso, tutte le scelte che fai hanno un solo responsabile, tu; lavorare con altri è meraviglioso e costruttivo, soprattutto se stimi quelli con cui lavori, sai che hanno un punto di vista differente dal tuo, ma sai anche che è un punto di vista valido tanto quanto il tuo.

D: Il tuo percorso da solista ti porta alla realizzazione dell’album “Le cose cambiano”, scritto insieme a Tito Faraci: parlaci di questa collaborazione e di come due modi apparentemente distanti come musica e fumetto si incontrano.

R: La collaborazione con Tito è nata quasi per caso, siamo amici da tanto tempo, ma ci siamo persi di vista per qualche anno. Ci siamo ritrovati nel backstage di un concerto nel 2015 e abbiamo iniziato a chiacchierare come se non fosse passato neanche un giorno dall’ultima volta che ci eravamo visti, ci siamo ritrovati subito e subito si è ricreata quell’intimità che avevamo quando ci frequentavamo. Così, quando si è presentata l’occasione, gli ho chiesto se voleva scrivere i testi del mio album e lui ha semplicemente accettato. Sono molto orgoglioso dell’unicità di questo progetto che porta il nome di Le cose cambiano, credo di essere riuscito a far incontrare i due famosi mondi, io lo vedo non solo come un disco, ma come un prodotto sperimentale. Ci sono stati molti progetti musicali legati al fumetto in passato, ma credo che questo, sia uno dei più ambiziosi, perché pone sullo stesso livello musica e “arte visiva”, è un prodotto che puoi trovare sia nei negozi di dischi, che nelle librerie/fumetterie; l’artwork non è una parte accessoria, ma integrante dell’intero lavoro. Il progetto si è sviluppato ed è stato portato a termine proprio con questo intento e cioè, quello offrire un’opera completa, dove le canzoni si compenetrassero con l’arte visiva dei diversi disegnatori e il risultato, per me, è stato sorprendente! È stato meraviglioso vedere disegnate le emozioni che una tua canzone può suscitare o più semplicemente, le sensazioni che una musica può trasmette e in questo, gli artisti visivi che hanno collaborato a “Le cose cambiano”, si sono dimostrati veramente superlativi e sono davvero onorato di averli avuti nel disco. Devo registrare però, che c’è poca voglia di far incontrare questi due mondi, c’è poca spinta per far accadere questo, è tutto lasciato alle varie iniziative dei singoli. Ad esempio, mi aspettavo un’accoglienza diversa da parte della stampa musicale rispetto a questo aspetto, invece moltissimi giornalisti hanno dedicato due righe, se non addirittura zero, alla presenza del mondo del fumetto all’interno del progetto ed hanno completamente ignorato la presenza di artisti del calibro di Giorgio Cavanazzano, di Sio, di Castaldi, di Baronciani, Palumbo, Bruno Brindisi, Silvia Ziche e di tutti gli altri che mi sto dimenticando, ho avuto proprio la sensazione che non ne sapessero nulla e questo ci può stare, anche se sarebbe bastato digitare nel motore di ricerca di google il nome di Giorgio Cavanazzano per accorgersi di qualcosa…

D: Attualmente sei in tour con un progetto in duo molto intimo: cosa deve aspettarsi il pubblico dai tuoi live?

R: Da un mio concerto spero che il pubblico riceva emozione ed intensità, sia che suoniamo in duo, sia che si suoni in settetto.

D: Ad accompagnarti sul palco ci sarà Gaetano Maiorano: come vi siete conosciuti e cosa vi ha portato a collaborare?

R: Gaetano è il chitarrista della band che insieme a Nicodemo al basso e Camillo Mascolo alla batteria, mi ha accompagnato nei concerti della stagione precedente, quando ci presentavamo in quattro e facevamo tanto rumore. Sia Gaetano che Camillo sono i musicisti di Nicodemo cantautore, che in blocco si sono prestati alla causa Ciccarelli. Ed è stato naturale pensare a Gaetano quando si è presentata l’occasione per mettere in piedi un duo…

D: Progetti attuali e futuri?

R: Progetto attuale: tanti concerti. Progetti futuri: nuovo disco ad ottobre 2017.

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