Vallo della Lucania, al liceo Parmenide Alessandra Riccio racconta Fidel Castro

Un sabato mattina speciale per gli studenti delle ultime classi del Liceo ‘Parmenide’ di Vallo della Lucania, con un’interlocutrice d’eccezione: Alessandra Riccio. Nell’aula magna dell’Istituto è stata infatti affrontata una pagina della storia contemporanea, che arriva fino ai nostri giorni, dibattuta e controversa, difesa e attaccata, condivisa e respinta: la storia di Cuba e di Fidel Castro, Líder Máximo, sopravvissuto a dieci presidenti degli Usa e – come lui stesso ricordava – a 600 attentati; con una vita privata nella quale realtà e mito s’intrecciano.

Ne ha parlato Alessandra Riccio, che ha vissuto per lunghi anni quella realtà, che ha conosciuto Castro e il castrismo, ha incontrato tanti sostenitori ma anche ferrei oppositori del regime. La Riccio è stata corrispondente dell’Unità da l’Avana, dal 1987 al 1993; ha collaborato e collabora anche con molte altre testate, quali: Il Manifesto, Il Mattino di Napoli, Noi Donne, Avvenimenti, Linea d’Ombra, Millelibri e diverse riviste straniere. Attualmente è professore associato di Lingua e Letterature Ispanoamericane presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli e condirettrice, con Gianni Minà, della rivista Latinoamerica.

Come ha recentemente scritto Pierfranco Bruni (candidato al Nobel per la letteratura), in un articolo intitolato ‘Con Castro muore realmente il Novecento’: «Per Cuba finisce un’epoca ma non la storia. Per Cuba e per le civiltà ispano americane del Sud America. Ero indeciso [se parlare o meno di Castro]. Ma Fidel è Fidel! Un personaggio che non solo è dentro la storia ma ha fatto la storia. Un personaggio che ha realizzato dei valori non temendo mai l’invasione dei disvalori». Questo il tema delle ‘Conversazioni’ a cui hanno preso parte oltre un centinaio di giovani studenti del Parmenide ma le ‘storie’, che racconterà Alessandra Riccio, sono anche altre, magari piccole storie, di vita quotidiana, di gente comune, che ha vissuto e vive nel paese dove la rivoluzione non finisce mai, ma non per questo meno emotivamente catturanti.

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