Cilento, vuole dimagrire ma muore in clinica: 14 indagati

Sono quattordici le persone indagate per la morte di Michele Alfano, il 40enne di Capaccio Paestum (sposato e padre di tre bambini adottivi) deceduto dopo due settimane di cure alla clinica Cobellis di Vallo della Lucania per «presunte complicazioni postoperatorie» a seguito di un intervento di riduzione dello stomaco per perdere peso. L’uomo, infatti, si era recato nella casa di cura per dimagrire più velocemente. Ma qualcosa non sarebbe andata per il verso giusto. Sul caso, ora, indaga la procura di Vallo della Lucania. La lente di ingrandimento degli inquirenti è focalizzata sugli ultimi giorni di vita di Michele, su quell’intervento «maledetto» e suoi giorni di ricovero. Il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo, della procura della Repubblica di Vallo della Lucania, indaga per omicidio colposo. 

Nel reigistro degli indagati sono iscritti i nomi di Luigi Cobellis, chirurgo che ha operato Alfano; Luigi Angrisani, chirurgo che ha operato Alfano ed esterno alla casa di cura vallese; Giovanni Novi, chirurgo di Ascea; Aniello Cavaliere, chirurgo vallese; Rocco Cimino, chirurgo ex sindaco di Teggiano; Carlo Testa, chirurgo di Pisciotta; Aldo Costanza, chirurgo di Montercorvino Rovella; Silvio Dequerquis, capo sala rianimazione ed ex primario di un ospedale napoletano; gli anestesisti Antonia Cobellis, sorella di Luigi;  Rosa Malfi di Pomigliano d’Arco, Lucia Pepe di Castel San Giorgio, Vincenzo Afeltra di Gragnano, Antonietta Nese di Agropoli e Daniela Danza di Salerno. 

Per il momento tutti nomi del personale medico e paramedico che hanno avuto in cura Michele Alfano durante il ricovero sono al vaglio della magistratura. Presenti nell’elenco anche quelle persone che era in clinica il giorno del decesso di Alfano. Il medico legale Adamo Maiese, nominato dalla procura di Vallo, dovrà effettuare l’autopsia sulla salma del 40enne capaccese. L’esame autoptico è fissato per mercoledì prossimo all’ospedale ‘San Luca’ di Vallo della Lucania.

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