Dall’Irpinia alla Valle del Sele: terre da avvelenare o salvaguardare?

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Dall’Irpinia alla Valle del Sele: terre da avvelenare o salvaguardare?

Ambiente e salute saranno l’oggetto del convegno che si terrà a Caposele sabato 22 febbraio presso l’aula polifunzionale del comune alle ore 17:00 un tavolo tecnico di esperti a livello internazionale Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia USA, Giulio Tarro, primario emerito dell’azienda ospedaliera Cotugno di Napoli, Piernazario Antelmi, vicepresidente del Wwf Campania, Michele Buonomo, presidente Legambiente regione Campania, Raniero Maggini vice presidente nazionale Wwf Italia, Franco Ortolani ordinario della cattedra di geologia all’università Federici II, Antonio D’Avanzo presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri di Avellino, Rosa Codella commissario capo comando provinciale corpo forestale dello Stato.

«Mai come in questi giorni, stanno ritornando di attualità due parole molto importanti, “salute” e “ambiente”; nel significato di queste due parole, e nelle loro relazione forse sono racchiuse le battaglie che da anni chi ha a cuore le sorti del pianeta, ma anche semplicemente le sorti dei propri figli e del luogo in cui vive o lavora, vive e porta avanti», dichiara il presidente del Wwf Campania, e prosegue: «Viene naturale pensare oggi alla Terra dei Fuochi, come punto di non ritorno della distruzione di un territorio e di un ambiente una volta incontaminato, ma anche di un vero e proprio allarme sanitario, dobbiamo partire da questi esempi e da queste emergenze per scoprire una volta per tutte quelle terre o quei corsi d’acqua ugualmente contaminati che magri perché non hanno la visibilità oggi della terra dei fuochi non rientrano in qualche decreto o legge speciale per tamponare un’emergenza ormai cronica. Dobbiamo necessariamente accettare la sfida e non abbassare la guardia , e sfruttare questo momento per chiedere una maggiore sensibilizzazione degli enti preposti, delle amministrazioni che governano il nostro territorio ed in ultimo dei cittadini i quali per primi sono tenuti a rispettare le norme e le regole ma allo stesso momento devono essere loro le vere sentinelle del territorio dove vivono. Noi per il momento dobbiamo tenere alta la guardia ed agire su ogni singolo aspetto che possa pregiudicare la sicurezza e la salute di un territorio e degli esseri viventi che lo popolano, sia essi umani o animali».

Un’iniziativa presa dalle associazioni Silaris (Caposele), SeLeDonne (Santomenna) Gruppo Attivo Luciano Grasso (Caposele), Dodekathlos Contursi (Contursi Terme) e Forum Ambientale dell’Appennino (Sant’Angelo dei Lombardi) per parlare della questione ambientale, e conseguentemente quella della salute, diventano problemi impellenti, vitali, dai quali non si può fuggire e che bisogna combattere soprattutto attraverso l’informazione. Un confronto fra i maggiori esperti e le associazioni del territorio campano, porteranno all’attenzione della popolazione sui pericoli che l’ambiente e la salute del territorio Irpinia Valle del Sele stanno correndo. Le malattie tumorali, il cui nesso con l’inquinamento ambientale è ormai verificato, sono sempre in costante aumento e rappresentano un allarme che rimbomba sempre più forte e al quale non si può rimanere più indifferenti.

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