Il caso Pozzallo spacca ‘Un’altra Camerota’, la guerra fratricida tra Scarpitta e Guzzo

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Il caso Pozzallo spacca ‘Un’altra Camerota’, la guerra fratricida tra Scarpitta e Guzzo

Il caso Pozzallo scoppiato nel gruppo di opposizione del comune di Camerota ‘Un’Altra Camerota’ sembra sempre più prendere i connotati di una guerra fratricida. Ad essere giunti ai ferri corti il fu candidato sindaco Mario Scarpitta e l’attuale capogruppo di minoranza al comune di Camerota Pierpaolo Guzzo, entrambi nelle file di ‘Un’Altra Camerota’.  Il caso è scoppiato durante la scorsa tornata elettorale del comune cilentano. Allora l’attuale sindaco Antonio Romano ha accusato Guzzo di essersi appropriato indebitamente di un terreno in località Pozzallo. Quindi la decisiona della Regione Campania di rimessa in possesso del Comune di quel terreno che era in possesso dei Guzzo e la decisione del gup di non procedere alla richiesta di rinvio a giudizio per diffamazione contro il sindaco di Camerota Antonio Romano e il suo braccio destro Troccoli.

A difendere Guzzo, in quell’occasione, anche Mario Scarpitta il quale, però, ha sempre chiesto al capogruppo di fare chiarezza: «Siamo stati sempre al fianco di Guzzo ma abbiamo chiesto fin dal primo momento che facesse chiarezza rispetto ad accuse gravi di appropriazione di un terreno comunale – spiega Scarpitta –».
Quindi la spaccatura in seguito agli ultimi risvolti: «Dopo le decisioni della magistratura e della Regione sopraggiunte – conclude – ci aspettavamo un atto conseguente del consigliere Guzzo che non è arrivato. Gli abbiamo chiesto quindi di ritirarsi».

Non si è fatta attendere la risposta di Pierpaolo Guzzo, che mediante un manifesto a firma congiunta con l’altro consigliere di minoranza Enzo del Gaudio, oltre ad affermare la propria legittimità in consiglio comunale, ha scagliato un duro attacco contro Scarpitta: «E’ chiaro ed evidente che i farneticanti racconti e il troppo lesto appropriarsi dell’’amato caso’, da parte di Mario Scarpitta e i suoi pochi intimi, hanno come unico obiettivo quello di colpire a tradimento e delegittimare il ruolo primario che riveste il consigliere capogruppo dell’opposizione Pierpaolo Guzzo all’interno del gruppo ‘Un’Altra Camerota’».
Quindi l’affondo finale contro Scarpitta che di fatto segna la rottura interna al gruppo di opposizione ‘Un’Altra Camerota’: «Purtroppo per il consigliere Scarpitta, i giochi utilizzati, alla vecchia maniera, non hanno sortito l’effetto tanto desiderato, già a partire dal giorno successivo all’esito elettorale, anzi gli si ripercuotono contro come un boomerang. Infatti, Scarpitta, ormai isolato nel suo ormai arcinoto gruppo di fedelissimi, lo sarà sempre di più anche all’interno dell’attuale gruppo di opposizione».

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Twitter @BiagioCafaro

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