Tutta Italia vuole conoscere la storia di Angelo Vassallo, sindaco-pescatore ucciso dalla camorra

| di
Tutta Italia vuole conoscere la storia di Angelo Vassallo, sindaco-pescatore ucciso dalla camorra

Un cammino senza sosta: la Fondazione Vassallo, recentemente impegnata anche nella realizzazione di una rappresentazione teatrale che racconterà la storia e l’operato del Sindaco Pescatore, continua il suo percorso nell’Italia che chiede di conoscere la vicenda umana e politica di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010, un barbaro assassinio per il quale mandanti ed esecutori sono ancora sconosciuti.

Cento passi verso Bologna 2015
Venerdì 20 marzo la prima tappa sarà Firenze: ad attenderci ci sono gli amici del presidio ‘Libera – Firenze Sud’ intitolato ad Angelo Vassallo per un incontro che si svolgerà presso il Circolo Vie Nuove (viale D. Giannotti, 13) e a cui parteciperà Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo, per portare la sua testimonianza, raccontare l’operato del Sindaco Pescatore e il cammino della Fondazione che ha alle spalle oltre un milione e mezzo di chilometri percorsi in quattro anni e tanti sogni e progetti ancora da realizzare. 

Young Legalità
Nello stesso pomeriggio Silvia Manfredini, referente della Fondazione per la sezione di Anzola dell’Emilia e Comuni di Terred’Acqua, sarà a Bologna dove, nell’ambito del “Young About International Film Festival”, verrà consegnato il “Premio Angelo Vassallo” a Pasquale Scimeca, regista di “Convitto Falcone”, un film, come ha spiegato Scimeca “rivolto principalmente ai giovani, a quei ragazzi che nel 1992 non erano ancora nati, nella speranza che le idee e l’esempio di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutti quelli che hanno sacrificato le loro vite nella lotta alla mafia, possano soffiare come il vento e svegliare le nostre coscienze”.

La verità illumina la giustizia
Sabato 21 marzo il presidente Dario Vassallo insieme ad una delegazione del presidio ‘Libera – Firenze Sud’ raggiungerà in pullman Bologna, la città scelta da Libera e Avviso Pubblico per ospitare la XX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Ci uniremo – spiega Dario Vassallo – al grande corteo che prenderà il via alle 9.30 dallo stadio e raggiungerà, intorno alle 11.30, piazza VIII agosto, nei pressi della stazione. Con noi ci saranno, insieme agli amici fiorentini, anche tutti gli amici bolognesi che in questi 54 mesi hanno condiviso il cammino della Fondazione. Penso all’amico Luciano Schiavo e al suo impegno tra Pollica e Bologna per mantenere viva la memoria di Angelo; a Silvia Manfredini e agli amici di Anzola dell’Emilia e dei comuni di Terred’Acqua che ci hanno sempre accolto calorosamente creando momenti di aggregazione, confronto e crescita comune; a Paolo Rizzo che da Nonantola, dove c’è un parco della legalità intitolato al Sindaco Pescatore, ci raggiungerà insieme ad un gruppo di oltre 40 giovani impegnati con l’associazione ‘Pace & Solidarietà’ e con il presidio ‘Libera – Terre di Pianura’, nato poco meno di un mese fa tra Castelfranco Emilia, Nonantola, San Cesario, i Comuni dell’Unione del Sorbara e intitolato a Roberto Mancini e ad Angelo Vassallo”. Dopo il corteo, alle 16.00, la Fondazione Vassallo sarà alla stazione di Bologna per partecipare alla celebrazione in ricordo delle vittime della strage del 2 agosto e più tardi, alle 17.30, raggiungerà l’aula magna di Santa Lucia dell’Università di Bologna per prendere parte all’iniziativa “Venti Liberi” che festeggia i venti anni di Libera contro le Mafie. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore ha aderito al progetto di ricordo delle vittime delle mafie che quest’anno abbraccia le vittime innocenti della strage di Bologna, della strage di Ustica e del massacro di Srebenica. “Abbiamo scelto di adottare – ci raccontano dalla Fondazione – il nome di una delle più giovani vittime della strage di Ustica: Nicola Zanetti (6 anni) era sull’aereo, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, che il 27 giugno 1980 si squarciò in volo all’improvviso e cadde nel braccio di mare tra Ustica e Ponza”.

Verso il porto della speranza
“Indossate un nastro, una coccarda, un fiore o qualsiasi altra cosa di colore blu, come il mare di Angelo” è quanto la Fondazione Vassallo chiede a tutti coloro che vorranno ricordare il Sindaco Pescatore durante il corteo che sabato attraverserà la città di Bologna. “Insieme – spiegano ancora dalla Fondazione – cammineremo tenendoci uniti con un filo blu. Non è solo il colore del mare di Angelo, ma sarà il simbolo della linea sottile che esiste tra due condizioni: (re)stare fermi e subire oppure provare a cambiare qualcosa mettendoci la faccia. Questo è anche l’invito ribadito negli ultimi giorni da Don Luigi Ciotti: partecipare alla giornata di Bologna per dimostrare da che parte si sta”. Un filo, un simbolo che non resterà solo il gesto di una giornata: dalla Fondazione Vassallo hanno preparato e invitano tutti a preparare delle piccole barche riciclando carta, giornali, vecchie riviste. Ognuna di esse porterà uno dei novecento nomi delle vittime di tutte le mafie che l’indomani saranno assemblate in un’unica struttura, il “porto della speranza”, perché “si approda alla verità solo se non si cede all’indifferenza, se si infrange il muro dell’omertà, se si intraprende la rotta della legalità, quella che educa ai diritti, alla giustizia e alla cultura della bellezza”.

“Fili di parole”
Altrettanto ricca di appuntamenti sarà la mattinata di domenica 22 marzo: prima tappa a Castelfranco Emilia, dove Dario Vassallo incontrerà i familiari di Roberto Mancini. Una ‘vittima del dovere’, Mancini è il poliziotto morto a fine aprile 2014 dopo essersi ammalato di tumore a causa delle indagini che conduceva sulla Terra dei Fuochi. Alle 12.00 la Fondazione Vassallo si sposterà a Padulle di Sala Bolognese, presso l’Ecomuseo dell’Acqua, dove parteciperà all’incontro “Nomi e numeri delle mafie”, previsto nell’ambito del progetto di educazione alla legalità “Per Esempio”. L’associazione “Incontra la solidarietà” insieme all’associazione “Bel Quel” organizza un pranzo solidale con i prodotti di Libera Terra, momento di aggregazione e condivisione che sarà arricchito da testimonianze, letture e spunti di riflessione sui temi della legalità e della cultura antimafia a cura di Barbara Nalli e Morena Cremonini con i lettori del corso di “Lettura ad alta voce”. La giornata sarà dedicata al ricordo di Peppino Impastato, immortale voce della bellezza contro tutte le mafie, con la partecipazione e la testimonianza del fratello Giovanni.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata