Acciaroli: Carlo Petrini apre l’incontro “Pollica Città Slow, Cilento terra di miti e benessere”

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Acciaroli: Carlo Petrini apre l’incontro “Pollica Città Slow, Cilento terra di miti e benessere”

Ad Acciaroli si percepisce già un’atmosfera particolarmente suggestiva, a partire dai cartelli che notiamo passeggiando per le vie del borgo cilentano e che annunciano l’evento che partirà il 22 luglio, riportando numerosi brani del romanzo “Il vecchio e il mare”, capolavoro dello scrittore americano che qui avrebbe trascorso le sue vacanze negli anni ’50 del secolo scorso. In questi due giorni l’anima musicale dei ritmi cubani diventerà un tutt’uno con l’identità cilentana che si manifesta attraverso le persone, i luoghi e i prodotti locali.

Musica e gastronomia, ma anche importanti incontri. Saranno diversi gli ospiti che si confronteranno e porteranno il loro contributo intorno a diversi argomenti. Tra questi Carlo Petrini, fondatore del movimento culturale Slow Food International, che aprirà, alle ore 21.30 presso l’Arena del Mare, l’incontro “Pollica Città Slow, Cilento terra di miti e benessere”, insieme al sindaco Stefano Pisani, l’antropologo Marino Niola, il vicepresidente Slow Food Silvio Barbero ed il regista Piero Cannizzaro. Una partecipazione, quella del gastronomo Petrini, nel ricordo del compianto sindaco Angelo Vassallo.  Proprio lui, secondo quanto dichiarato da Petrini, si era fatto portavoce e realizzatore di questa  filosofia in difesa del “lento e tranquillo piacere materiale contro la follia universale della fast life”. Angelo Vassallo aveva saputo portare i valori dell’Associazione Slow Food nella vita quotidiana e nel suo operato, da sindaco e da vicepresidente della rete delle Città Slow, selezionate per la qualità della vita ed il rispetto dell’ambiente. Carlo Petrini, lo scorso settembre, aveva definito Angelo “carismatico”, “l’anima dei pescatori”, e sarà ad Acciaroli, domani sera, per raccontare tutto questo. 

“Buono, pulito e giusto” sono i punti cardine di questo “movimento per la tutela” e per “il diritto al piacere”, così leggiamo dal sito www.slowfood.it dove fa da padrona di casa una simpatica chiocciola, simbolo del movimento. Un movimento che si realizza attraverso tre “imperativi”: EDUCARE al gusto e alle scienze gastronomiche, SALVAGUARDARE la biodiversità e le relative produzioni alimentari e, infine,  PROMUOVERE un nuovo modello alimentare in prima linea per il rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali. È proprio “l’assenza di un’identità” che viene posta come nucleo centrale nel comunicato stampa del sito www.uviecchiu.it che presenta ed anticipa le tematiche del dibattito. Un’assenza generata dalla modernità della globalizzazione, ma anche un’assenza che spinge l’individuo a ricercare i luoghi vissuti da uomini “dove il tempo è a misura d’uomo, […] dove l’uomo dove l’uomo sa ancora riconoscere il lento, benefico succedersi delle stagioni, ritmato dalla genuinità dei prodotti, rispettosi del gusto e della salute, della solidarietà e della spontaneità del vivere insieme”. 

Ed ecco il perché delle “Città Slow”, dove la qualità del cibo è strettamente connessa alla comunità dei saperi, dove i prodotti a “chilometro zero” non sono soltanto simbolo di una spiccata sensibilità ecologica, ma diventano anche conquista di un “piacere alimentare” per la “salute della terra” e la “felicità delle persone”. Non c’è, dunque, da meravigliarsi se i piatti “poveri” del Cilento, l’arte dell’arrangiarsi, la preparazione dei pasti come un rito i cui protagonisti sono prodotti sani e genuini, sono stati riconosciuti come pilastri della Dieta Mediterranea, modello alimentare “made in Cilento” e vero e proprio stile di vita. Proprio dal Cilento giungono numerosi prodotti rientranti nei Presìdi Slow Food, perché “buoni, giusti e puliti”. Ne sono un esempio le alici di menaica, il cacioricotta cilentano, il fagiolo di Controne e la sopressata di Gioi.

“Ricchezza è il luogo dove si vive” aveva affermato Angelo Vassallo in un articolo apparso tempo fa su L’Unità, ed ecco che, a partire da questo ambito, domani sera ad Acciaroli rivivranno i suoi ideali nelle parole di Carlo Petrini e degli altri studiosi che presenzieranno all’evento, scambiandosi idee e progetti da condividere tra il profumo del mare di Hemingway, i sapori del Cilento con i suoi prodotti identitari e sotto la luna cilentana.

 

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