Soldati di pace presentato alla Camera, Luca Lotti: «Libro adatto ai parlamentari poco attenti ai nostri militari in Afghanistan»

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Soldati di pace presentato alla Camera, Luca Lotti: «Libro adatto ai parlamentari poco attenti ai nostri militari in Afghanistan»

Per il generale Michele Pellegrino, Soldati di pace andrebbe divulgato nelle scuole, perché i ragazzi possano vedere cosa fanno i soldati italiani in giro per il mondo. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Editoria, Luca Lotti, invece, lo consiglia a tutti i colleghi parlamentari «perché spesso – ha detto – quando si parla di missioni all’estero c’è molto pressapochismo, senza la reale percezione di una missione». E’ quanto emerso dalla presentazione del libro ‘Soldati di pace’ del giornalista cilentano Vincenzo Rubano, che si è svolta mercoledì nella sala stampa alla Camera dei Deputati. Alla presentazione, moderata dal colonnello Vincenzo Lauro, sono intervenuti Tino Iannuzzi, vice presidente della commissione Ambiente, don Luigi Merola, presidente della fondazione A’ Voce d’è Creature, il generale dell’Esercito Michele Pellegrino e il sottosegretario di Stato Luca Lotti. 

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«Vincenzo rappresenta un simbolo di quel Sud che ce la fa. – sottolinea Luca Lotti – Da un piccolo paese arrivare fin qui a scrivere e presentare un libro. Troppe volte si parla di Sud in maniera sbagliata: un Sud che deve essere assistito, aiutato a ripartire. Invece Vincenzo rappresenta un Sud che ce la fa con le proprie gambe». «Il libro racconta cosa fanno i nostri ragazzi in missione all’Estero e lo fa con gli occhi di chi è come loro, di chi ha la loro stessa età. Ed è un modo per ringraziarli – continua Lotti – per tutto quello che fanno».

Soldati di Pace, edito da Guida, racconta storie d’amore e di speranza di tantissimi soldati italiani impegnati nella delicata missione di pace in Afghanistan. Non militari in guerra, ma soldati che portano la pace costruendo ospedali e strade. «L’Afghanistan non è solo guerra. – ha spiegato Rubano – È un Paese che oggi, grazie al lavoro dei soldati italiani, guarda il futuro con speranza». Racconta scorci di vita quotidiana in missione, l’impegno e la passione con la quale i militari italiani svolgono il loro lavoro, ma anche le storie d’amore, come quella di Giulia e Matteo. Oppure il racconto di Monica, che nel 2006 in missione ha perso una gamba. 

Ha raccontato anche alcune giornate particolari vissute durante la sua missione in Afghanistan come giornalista embedded: la notte di paura a Bala Baluk, uno degli avamposti più a rischio, o il capodanno a Shindand. Un libro nato dall’esigenza di raccontare come è la vita dei soldati in missione per farla comprendere a chi in missione non ci va, a chi resta a casa, magari ad aspettare il rientro del proprio figlio, alla gente comune che spesso le uniche notizie che ha su quanto accade in Afghanistan sono quelle dei telegiornali: poche, spesso brutte notizie e talvolta distorte.

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«Vi racconto i soldati italiani in missione di pace in Afghanistan», ecco il libro di Vincenzo Rubano

Foto ©Walter Tomei


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