Pisciotta: grande successo per il premio ‘Iolanda Cappuccio’, snobbato dall’amministrazione

| di
Pisciotta: grande successo per il premio ‘Iolanda Cappuccio’, snobbato dall’amministrazione

L’estate cilentana si svolge con bellissime tappe estive, come è riportato nel ‘Calendario per i cinque sensi’. Tra queste l’appuntamento consolidato del premio ‘Iolanda Cappuccio’ giunto quest’anno alla settima edizione con la sua splendida vetrina culturale di arte e poesia, cui quest’anno si è aggiunta come chicca e punta di diamante la presenza del vulcanico e simpaticissimo Yari Gugliucci che ha fatto sì che la sera del 16 agosto a Pisciotta la piazzetta della Madonna del Carmine fosse gremita da un pubblico caloroso ed attento nonostante in contemporanea nello stesso comune nella frazione di Rodio vi era un’analoga manifestazione culturale e addirittura nella confinante cittadina di Palinuro si esibiva il grande Massimo Ranieri. Il pubblico presente è andato in visibilio con la performance di Yari Gugliucci, che è stata una sferzata di energia e positività. Tutti i giovani dovrebbero prendere esempio da lui, che ha una molteplicità di interessi e di ruoli: attore, regista, scrittore riuscendo alla grande in ogni cosa, difatti ha ricevuto il premio di miglior attore in Clorofilla festival del cinema ed è giunto al secondo posto alla Feltrinelli nella vendita del suo libro ‘Billy Sacramento’. La promotrice e organizzatrice del ’Premio Iolanda Cappuccio’ si augura di riavere la sua graditissima presenza anche dopo che Gugliucci, grazie alle sue meravigliose doti artistiche riceverà di sicuro il premio di miglior regista. Il premio Iolanda Cappuccio anche quest’anno per la seconda volta ha ricevuto l’ambito premio della medaglia dell’alto patronato della Presidenza della Repubblica, adesso si candida per il terzo appuntamento per premiare alla grande anche i futuri concorrenti. Le poesie di quest’anno sono le seguenti:

 

‘Per quando si alza il vento’( di Carlo Di Legge) 1° posto

 

La poesia procede attraverso ricordi, che prendono vita dalle immagini, che si trovano fin dalla prima strofa:le chiacchiere dal balcone, i palazzi stinti di sole eccetera. Interessante le spaziature tra le strofe che sembrano creare momenti di silenzio e di riflessione. Meritano attenzione anche i versi conclusivi della poesia in cui traspare la fragilità dell’essere.

 

‘Suor Elisabbetta’  ( di Giuseppe De Vita) 1° posto ex aequo

 

La lirica è un tributo a suor ‘ Elisabbetta, che è stata la maestra elementare del compositore, che gli trasmise gli strumenti della cultura e della realtà, come quello della sua stessa morte, che egli ricorda nitidamente come   racconta nella settima strofa.

 

 

‘Il cappello di paglia(di Maria Pia Busiello) 2° posto

 

Il tema della rimembranza rivive attraverso l’immagine del baule riposto in soffitta, che si riempie silenziosamente nel corso degli anni, di suoni e di ricordi. Ad un tratto il baule si riapre  e d’incanto riappare il passato come “rinato”.

 

’Ma’ (di Biagio Fioretti) 2° posto ex aequo

 

Il poeta ricorda la madre defunta attraverso una serie di domande retoriche, che non riceveranno mai risposte. Nell’ultima strofa traspare la sua amarezza e sofferenza per la grande perdita.

 

‘A mio figlio. Che non ho’.(di Nello Collaro) 3° posto

 

Questa lirica accomuna la sensibilità maschile a quella femminile, difatti come Oriana Fallace nel suo libro ci parla di un bambino mai nato, così Nello Collaro si rivolge a un bimbo che non ha, esortandolo a volare e a sognare senza perdere il contatto con la realtà come fa l’aquilone.

 

 

‘Caro Istituto’ (di Bruno Di Gironimo) 3°posto ex aequo

 

Il tema del ricordo si snoda “come un nostalgico rimpianto della giovinezza del poeta trascorsa nell’Istituto di via Strettola. Istituto crollato con il sisma dell’ottanta, ma sempre saldo nella sua mente.

 

‘50enario’ (di Vilches Schemuel) 1°posto

 

La poesia è un tributo positivo all’istituzione scolastica, vista come luogo di formazione umana,culturale e relazionale, dagli occhi di un ragazzo filippino tredicenne che si affaccia alla vita.

 

 

‘La voce nel cuore’(di Maria Francesca Aprile) 2° posto

 

In questa poesia l’autrice ricerca la voce della persona amata, che le dà sofferenza quando tace, mentre le regala pace quando l’ascolta.

 

‘Se fossi’ ( di Nicola Trezza) 3° posto

 

Il piccolo poeta riprende lo stile di Cecco Angiolieri, solo nella forma, mentre nel contenuto  presenta il suo piccolo amore con toni sereni quasi stilnovistici.

 

Classe seconda elementare di Pisciotta: premio speciale

 

E’ premiata l’ unanimità della classe seconda della scuola primaria di Pisciotta per lo spirito di creatività e per una fattiva collaborazione, che ha avuto come frutto un ottimo lavoro d’insieme con la stesura di una tesina dal titolo Paese mio: “a mezza costa tra Pisciotta e u mari”da cui sono state estrapolate le poesie vincitrici.

 

                                        ‘Coastal Rowing 1954’ (di Carmine Montuori) 1° posto per pisciottanità e prosa lirica

 

Il testo lirico trova una sua naturale sintesi nelle stesse parole dell’autore: “Eppure tutto sembrava immobile come una foto che cambiava scena solo se chiudevo gli occhi”; in ciò l’autore ci fa assaporare la tranquillità e la serenità del passato attraverso il racconto di un’estate. Il testo si conclude con l’immagine della vela che prende il largo come i sogni dell’autore. Proprio la vela che è una spiccata passione dei pisciottani.

 

Menzione speciale a Mafalda Lamberti e a Antonietta Priore

 

Il tutto è stato incorniciato dalla mostra personale della pittrice Anna De Rosa, testimonial della manifestazione, che è riuscita a far vibrare le corde del cuore degli organizzatori: prof. Maria Marsicano e dottor Aniello Marsicano, allorquando ha donato loro una meravigliosa opera d’arte in cui è raffigurata la coppia dei loro genitori, un’opera a grafite di Iolanda Cappuccio e un ritratto del pronipote  Piergiorgio Melissari. La  pittrice  ha donato inoltre un’altra opera d’arte con la vela Jutta al navigatore solitario: Pino Veneroso, premio ritirato dalla figlia Valentina in quanto il papà era impegnato in una manifestazione organizzata dall’amministrazione di Bagnara Calabra, ciò dimostra che la vera cultura unisce e condivide il tutto con tutti. Gli artisti pisciottani Antonio Rambaldo, Elio Ruggieri, e Aniello Fiorillo etichettato sosia di Massimo D’Alema dall’ospite della serata Yari Gugliucci  hanno vivacizzato la serata,come ha fatto anche il professore De Vita recitando il suo famosissimo ’Rraù’, che ha richiamato alla mente del Massimo D’Alema pisciottano la ‘brasciola’. La manifestazione è stata presentata come sempre dall’impeccabile Nicola De Feo, cui gli organizzatori hanno donato una pergamena, con la scritta:giornalista for ever del Premio di cui egli è stato strenuo sostenitore nonostante gli incontri-scontri con l’organizzatrice, che non avendo la sua ponderatezza, spesso lo costringe a cambiare ad horas la scaletta come il pubblico ben nota. Magistrali e spontanee le affermazioni del giornalista De Feo, la più recente è quella detta a Yari Gugliucci:”Il dono della sintesi discenda su di te e su te rimanga sempre” perché aveva parlato brillantemente e di continuo per circa un’ora, certamente il nostro giornalista, nonché  priore della congrega di Sant’Aniello, farà la stessa invocazione anche per l’autrice di quest’articolo, ma c’è anche chi come Ungaretti ama il ‘M’illumino d’immenso’ e spera come Malala Yousaf-zai che un bambino, un insegnante,  un libro e una penna  possono cambiare il mondo, è per questo motivo che quest’anno al Premio Iolanda Cappuccio è stata presentata per la prima volta la seconda edizione di ‘’Billy Sacramento’’, si è parlato di libri e al posto dei soliti trofei coppe o quant’altro ai vincitori sono stati dati in premio dei libri in cui l’autrice ha avuto la fortuna di attingere  ad un mondo migliore di sani valori.

Unica nota prosaica della serata l’assenza della rappresentanza comunale, che, invitata, aveva assicurato la partecipazione.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata