Grandi progetti: il sindaco di Vallo della Lucania Aloia: “Cristo si è fermato ad Eboli”. Ma le opere si conoscevano già ad aprile

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Grandi progetti: il sindaco di Vallo della Lucania Aloia: “Cristo si è fermato ad Eboli”. Ma le opere si conoscevano già ad aprile

Così ha tuonato ieri il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia: “Non siamo nei grandi progetti europei, possiamo dire che Cristo si è fermato ad Eboli. Qualche anno fa per arrivare a Salerno da Vallo della Lucania si impiegava un ora adesso sfido chiunque a metterci meno di 90 minuti. È necessaria una variante che allacci il Cilento all’autostrada a Battipaglia. Il Cilento è marginalizzato in tutti i campi. Ora dobbiamo reagire”. Queste dichiarazioni si aggiungono alle precedenti del sindaco di Pollica Stefano Pisani, il quale, insieme ad altri sindaci cilentani hanno deciso di non pagare più l’addizionale sulle concessioni demaniali.

Il pensiero dei sindaci del Cilento è in evidente contrasto di visione con quello del vallese Luigi Cobellis, capogruppo dell’Udc nel consiglio della regione Campania: “Si tratta di un’ottima notizia. Gli otto Grandi Progetti, che si aggiungono ai cinque già approvati, rappresentano altrettante grandi opportunità da cogliere per lo sviluppo di tutto il territorio regionale. Da amministratore di questo territorio non posso che essere soddisfatto, perché l’accoglimento di questi progetti consentirà lo sviluppo di nuova economia e di maggiore benessere. Puntare sui progetti strategici è la via giusta per massimizzare gli investimenti e sostenere la crescita. Si tratta di una scelta politica lungimirante di cui la giunta e il presidente Caldoro possono andare orgogliosi”. A chi, come Simone Valiante, gli ha fatto notare che il Cilento, nelle sue dichiarazioni, assume un ruolo marginale, risponde: “Le persone perbene, intellettualmente oneste, hanno capito il senso delle mie dichiarazioni”, somigliano alle parole dette dalla Gelmini in seguito alle dichiarazioni a proposito del fantomatico tunnel di oltre 700 km che partirebbe da Ginevra e giungerebbe sul Gran Sasso.

I progetti sono 22 e nessuno riguarda il Cilento. Ma come mai tutto questo chiasso solo ora? È lecito chiedersi perché i sindaci cilentani non si siano mossi prima? Magari se la protesta fosse iniziata qualche mese fa ad oggi qualche risultato sarebbe stato ottenuto. Già perché ad aprile si conosceva il piano della regione Campania a proposito dei Grandi progetti in seguito alla pubblicazione del POR FESR 2007/2013. Di 22 Grandi progetti, per un totale di 7 miliardi di euro, nessuno riguardava prettamente il territorio Cilentano. Di questi ne sono stati approvati 13.

Lo scorso agosto ne sono stati approvati 5:
Banda Larga;
Metropolitana Linea 6;
Polo fieristico regionale;
Tangenziale aree interne;
Strada statale 268.

Ora ne sono stati approvati altri 8:
Completamento della riqualificazione e recupero del Fiume Sarno;
Sistema integrato portuale di Napoli;
La bandiera blu del Litorale Domitio;
Litorale del golfo di Salerno;
Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni;
Valorizzazione Centro storico di Napoli, sito Unesco;
Risanamento ambientale e valorizzazione laghi Campi Flegrei;
Riqualificazione urbana area portuale Napoli Est.

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Escluso il Cilento dai Grandi progetti 

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