Scuola elementare senza libri di testo, scoppia la polemica

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Scuola elementare senza libri di testo, scoppia la polemica

Da oltre due settimane è iniziata la scuola per le migliaia di studenti che ogni mattina affollano le vie cittadine caricandosi di zaini, cartelle, quaderni e libri. No, i libri no. Per i giovanissimi studenti della scuola elementare Aldo Moro di Vallo della Lucania libri ancora non ci sono. Per sopperire a tale mancanza le maestre assegnano le letture sui libri dei nonni e dei genitori dei bambini. Quest’anno infatti il Comune ha bandito una gara, tenutasi ad inizio settembre per l’acquisto dei testi scolastici per la scuola elementare. Pare ci sia stato un unico partecipante, che ovviamente ha vinto salvo poi ritirarsi in un secondo momento.

«I bambini non hanno mai avuto i libri subito – spiegano alcuni genitori dei giovani studenti dell’Aldo Moro -. Hanno dovuto rifare la gara perché il vecchio rivenditore che li comprava di solito non li ha più presi perché il comune lo pagava dopo un anno o più». Il giornale del Cilento ha contattato Gianni Palladino, titolare della libreria Palladino nonché vincitore del bando, per cercare di chiarire la situazione, che ha affermato che quello che aveva da dire lo aveva già affidato alla rete, attraverso due post su facebook e che non ci fosse nient’altro da aggiungere. In sintesi sembra al vincitore della gara sia stato chiesto di anticipare 16mila euro che il Comune aveva predisposto per l’acquisto dei libri. Palladino, alquanto preoccupato per la cifra non propriamente bassa per le sue tasche, si è dunque rivolto al responsabile di settore del comune, il consigliere Mario Ogliaruso: «Mi ha detto che avrebbe fatto di tutto e sollecitato chi di dovere affinché, massimo due mesi, mi sarebbero stati restituiti i soldi».

Palladino conclude spiegando che per la sua scarsa fiducia nella politica, che doveva ritornargli l’investimento, ha deciso di rinunciare. L’argomento è spuntato fuori anche durante l’ultimo consiglio comunale, generando un battibbecco fra il vice sindaco Marcello Ametrano e Gianni Palladino, che ora si domanda: «La domanda di rinuncia è stata da me firmata e protocollata vari giorni prima che cominciassero le scuole. La scuola è iniziata da due settimana, ci sta qualcosa da aggiungere? – e conclude -. In più di 4 anni hanno speso 4 milioni di euro per rifare la piazza, migliaia per militarizzare Vallo per 3 giorni e renderla agibile a discarica… Ma se i bambini della scuola elementare non hanno ancora i libri è colpa mia».

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