Grandi nomi per l’Alburni Jazz & Blues Festival: ecco il programma

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Grandi nomi per l’Alburni Jazz & Blues Festival: ecco il programma

Un paesaggio naturale, immerso nel verde e all’orizzonte il profilo imponente dei monti Alburni che si staglia contro l’orizzonte: è questa la scenografia che fa da cornice alla ventunesima edizione dell’Alburni Jazz & Blues Festival, in programma dal 7 al 10 agosto a Serre. La kermesse, con la straordinaria direzione artistica di due musicisti di fama internazionale, i fratelli Tommaso e Daniele Scannapieco, è promossa dall’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Franco Mennella, e dall’assessorato al Turismo e allo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Salerno. 

Un appuntamento ormai consolidato, in cui musica, cultura e tradizione si contaminano, alla riscoperta dei vicoli del borgo storico della piccola cittadina che, nei giorni della manifestazione, viene invasa da migliaia di turisti ed esperti musicali. Una kermesse che è riuscita, soprattutto, a sdoganare il genere, portando il jazz fuori dagli esclusivi jazz club, allargando la platea non solo ai puristi e ai cultori, ma anche ai giovani e a tutta la popolazione che collabora attivamente alla riuscita dell’evento, promuovendo concerti rigorosamente gratuiti.

Per la ventunesima edizione i grandi nomi del panorama jazzistico italiano incontrano gli artisti internazionali in un melting pot culturale, con un cartellone che si presenta eterogeneo e variegato. On stage Gegè Telesforo, Giuseppe Bassi, Andy Just, Umberto Porcaro & The Shuffle Kings, Gianluca Guidi e Tullio De Piscopo. Un viaggio musicale che passa attraverso la calda voce dei crooner, spaziando tra le sonorità orientali fino alle armoniche dei blues della West Coast.

Alburni Jazz & Blues Festival si apre giovedì 7 agosto alle ore 21.30 con il contrabbassista italiano Giuseppe Bassi con la Mission Formosa Jazz Quartet, costituita da un gruppo di giovani musicisti di Taiwan già affermati a livello nazionale: Yu Ying Hsu al piano, Shen-Yu Sual sax e Kuan-Liang Lin alla batteria. Un gruppo in cui le influenze orientali rappresentano un tratto distintivo. Special guest della prima serata è Gegè Telesforo, maestro dello scat, ovvero dell’improvvisazione vocale. Polistrumentista, compositore, autore radiofonico e televisivo, percussionista, Telesforo è soprattutto un profondo conoscitore ed appassionato di jazz, presente da oltre trent’anni sulla scena musicale italiana. 

Sarà dedicata interamente al blues, invece, la seconda serata della kermesse, venerdì 8 agosto. Protagonista Andy Just con Umberto Porcaro & The Shuffle Kings. Nella migliore tradizione dell’armonica blues della West Coast, Andy Just è in grado di emozionare il pubblico con le sue performances esplosive, negli States come oltreoceano. Il suo suono è potente, originale ed innovatore. 

L’appuntamento di sabato 9 agosto abbraccia un pubblico eterogeneo. Un concerto unico, con il crooner Gianluca Guidi che, con il suo quintetto, interpreterà standard jazz, con richiami ai brani swing d’oltreoceano e italiani, raccolti nell’album “I’m old fashioned”, come “That Old feeling”, reso celebre da Frank Sinatra, “My fair lady” o “I’m oldfashioned” che dà il titolo al cd, eseguita a ritmo di danza da Fred Astaire e Rita Hayworth. 

Gran finale il 10 agosto, per la notte di San Lorenzo, con un tributo al jazz napoletano e alle magiche atmosfere delle strade cittadine di Napoli ricche di contaminazioni etniche con uno straordinario Tullio De Piscopo. Con un nuovo importante progetto, “Napoli Jazz Project”, De Piscopo intende ripercorrere le vie della scala melodica napoletana, della quale è stato pioniere nel suo passato jazzistico, attraverso formazioni sperimentali. Insieme al famoso percussionista anche Antonio Onorato alla chitarra, unico al mondo a suonare la breath guitar (la chitarra a fiato); Joe Amoruso, pianista poliedrico, capace di spaziare dal jazz alla musica contemporanea; Dario Deidda, premiato dal 2010 al 2012 da “Jazz It” come migliore bassista jazz italiano; Luigi Di Nunzio, sax alto e Ewi Aka elettronico, il più giovane della compagnia, che vanta già collaborazioni prestigiose. Una rassegna che in venti anni è cresciuta, riuscendo ad affermarsi nel panorama nazionale.

«Il nostro intento è di candidare l’Alburni Jazz & Blues Festival ad occupare un posto significativo nel calendario dei festival internazionali – sottolinea l’assessore al Turismo e allo Spettacolo di Serre, Antonio Opramolla – Per questo abbiamo pensato fin da subito di affidare la direzione artistica a due musicisti riconosciuti all’estero, Tommaso e Daniele Scannapieco, per riportare il festival alla sua vocazione originale, salvaguardando la qualità della musica, nonostante le ridotte risorse finanziarie rispetto al passato

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