Marina di Camerota, la squadra di calcio non iscritta al campionato. Ruocco:«Mancanza di collaborazione e di strutture»

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Marina di Camerota, la squadra di calcio non iscritta al campionato. Ruocco:«Mancanza di collaborazione e di strutture»

Giunge in redazione la lettera di Ruocco Nicola, dirigente dell’asd Futura che quest’anno ha deciso di dimettersi e di non iscrivere la squadra al campionato di prima categoria. Ruocco esprime il proprio rancore riguardo questa vicenda ed elenca i motivi che l’hanno portato a compiere questa scelta.

«Sono Nicola Ruocco, dirigente dell’asd Futura, la squadra di calcio di Marina di Camerota. Scrivo a questo giornale per far si che il popolo e gli amanti dello sport del nostro comune sappiano la verità rispetto a determinate vicende. Nonostante i vari appelli sulle testate giornalistiche del nostro territorio, senza ricevere nessun riscontro da parte di nessuno, ho deciso di dare le dimissioni come dirigente dell’A.S.D. FUTURA una decisione sofferta ma sopratutto piena di rancore per l’evolversi di un progetto calcistico dove avevo insieme ai miei collaboratori creato una squadra fantastica solo ed esclusivamente con calciatori del nostro comune, la decisione viene presa per la mancanza di un popolo che non collabora ma sopratutto critica a chi dello sport ha la passione e si sacrifica impegnandosi fisicamente moralmente ed economicamente. La scelta di non iscrivere la nostra squadra al campionato di prima categoria, nonostante abbiamo raggiunto una salvezza con pieni meriti e col sacrificio dei nostri tesserati che ancora ad oggi ringraziarli è poco, viene fatta per la mancanza di collaborazione da parte di tutti e restando solo con poche persone non ci sono più le condizioni per poter continuare un’avventura al quanto faticosa ed impegnativa.

Mi basta ricordare che i nostri ragazzi si sono allenati anche quattro volte alla settimana fino a metà giugno impegnandosi e onorando i colori di questa società guidata da un tecnico come Luigi Infantini che aveva preso con grande responsabilità e professionalità la squadra nel mese di novembre dopo le dimissioni dell’allenatore Massimo Del Duca che ancora oggi ringrazio per aver accettato e per essersi messo a disposizione dell’incarico a lui dato e un grazie va anche al suo vice Antonio Petti per la collaborazione e la professionalità dimostrata. Poi in secondo piano passiamo al lato strutturale, purtroppo,la mancanza di idoneità del nosrto impianto significa traslocare la nostra squadra sul sintetico di Celle di Bulgheria, avendo costi per noi massacranti. Pensate che per noi un campionato dovrebbe essere sempre in trasferta, senza mai assaporare quelle domeniche dove si gioca in casa, senza mai permettere al popolo di Marina di Camerota di guardare la propria squadra e i ragazzi del posto. Il discorso che riguarda gli impianti sportivi lo lascio fare a chi per anni non ha mai pensato all’adeguamento e alla messa in sicurezza di nessun tipo di struttura, pensando solo ad altre promesse. Attualmente siamo l’unico comune, insieme a quello di Centola, al quale è stato negato il diritto allo sport visto che non abbiamo un campo sportivo dove far crescere i nostri giovani. C’era un progetto, quello di unificare le quattro frazioni e di creare un’unica squadra di calcio per abbattere questo campanilismo che ci attanaglia, ma è stato stroncato sul nascere per tanti motivi ovvi.

Una grossa mano durante quest’anno calcistico è stata data da Mario Scarpitta che ci ha permesso di limitare i costi delle trasferte prestando i pulmini dell’associazione Tuttinsieme alla società di calcio. Poi devo dire grazie ad Enzo Siani per la sua gratitudine e immensa disponibilità, grazie a Don Gianni Citro fautore del Meeting del Mare e grande uomo che ci ha dato sostegno ed è sempre vicino ai giovani. Un abbraccio anche a Maria Scarano, una donna che si è immersa nel mondo sportivo ricco di insidie e difficoltà. Grazie ad Emilio Fiumarella uomo straordinario da anni sempre in prima linea, grazie ad Antonio Forte ed ai pescatori che in occasione della sagra del pesce organizzata da Scarpitta, hanno donato alla società parte del ricavato. Un grazie infine va anche a chi in questi due anni ha promesso di aiutarci prendendoci alla fine solo per i fondelli e facendo così in modo che i nostri impegni morali e fisici si moltiplicassero».

Nicola Ruocco

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