Una relazione tecnica di giugno segnalava la presenza di materiale troppo fine. Ora si temono conseguenze amministrative ed economiche.
Il materiale utilizzato per il ripascimento del litorale nell’ambito del maxi progetto di tutela della costa sud di Salerno non sarebbe conforme agli standard previsti. È quanto emerge da una relazione tecnica redatta a giugno dalla ditta incaricata di effettuare controlli e campionamenti sulla sabbia depositata lungo il tratto da Pastena a Torrione.
Secondo il documento, il materiale prelevato in più zone presentava un’eccessiva quantità di frazione fine, incompatibile con le prescrizioni progettuali. L’analisi era stata trasmessa agli uffici comunali e alla società incaricata dell’intervento, ma nulla sarebbe stato modificato e i lavori sono proseguiti senza variazioni.
Fonti interne confermano che il Comune era a conoscenza delle criticità, tanto che il monitoraggio successivo – effettuato a luglio – aveva confermato le anomalie già evidenziate. Una circostanza che, secondo l’opposizione, potrebbe aprire la strada a un possibile danno erariale.
L’episodio ha riacceso il dibattito politico dopo le polemiche estive legate alla presenza di ombrinali danneggiati e alle verifiche in corso da parte delle autorità competenti. L’amministrazione respinge ogni accusa e assicura che seguiranno nuove analisi e valutazioni tecniche, ribadendo che la sicurezza dei bagnanti non sarebbe mai stata compromessa.
Intanto, si attende una relazione conclusiva per individuare eventuali responsabilità e definire se sarà necessario rimuovere il materiale già steso o procedere con interventi di compensazione.




