Questa mattina, alle 9, c’è stato un flash mob organizzato davanti al Tribunale di Salerno per esprimere vicinanza al tenente colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, coinvolto – insieme al brigadiere Lazzaro Cioffi e all’imprenditore Giuseppe Cipriano – nell’inchiesta sull’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso nel 2010.
Circa 150 persone tra familiari, colleghi, ex colleghi e amici dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, hanno raggiunto il palazzo di giustizia. “Verità e giustizia anche per Fabio Cagnazzo” è lo striscione esposto dai manifestanti che hanno raggiunto Salerno in occasione della terza udienza pre-dibattimentale davanti al Gup Giovanni Rossi. C’è chi è arrivato anche da fuori regione per sostenere il colonnello indagato insieme all’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, all’imprenditore di Scafati Giuseppe Cipriano e all’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. C’è anche un quinto indagato, Giovanni Cafiero, che risponde però di traffico di droga.
L’iniziativa, spiegano i promotori, nasce dal desiderio di «esprimere solidarietà a Cagnazzo e piena fiducia nella sua innocenza», ma anche di rilanciare la richiesta di verità e giustizia per Vassallo, figura simbolo della lotta alla legalità nel Cilento.
La mobilitazione è nata spontaneamente all’interno di un gruppo Facebook che sostiene l’ufficiale. I partecipanti hanno indossato magliette con l’hashtag #iostoconFabioCagnazzo, divenuto il segno distintivo della comunità che si è stretta attorno al tenente colonnello nelle ultime settimane.





