La procura di Salerno ha preso in carico tutta la documentazione sanitaria relativa a Ulrico Palescandolo, il 28enne di Pellezzano morto lo scorso 27 ottobre dopo un lungo e complesso ricovero di 18 ore al pronto soccorso dell’ospedale “Ruggi”. L’azione degli inquirenti segue la denuncia presentata dalla famiglia del giovane, assistita dall’avvocato Mattia Alfano.
La conferma del sequestro degli atti è giunta dall’Azienda ospedaliera universitaria e dal direttore generale Ciro Verdoliva, coinvolto nei giorni scorsi dalla trasmissione di Canale 5 “Dentro la Notizia”. «Alla famiglia va la nostra vicinanza e piena collaborazione — ha dichiarato Verdoliva —. La magistratura ha tutto il nostro supporto per chiarire ciò che è accaduto».
Il padre del ragazzo, Gaetano Palescandolo, operatore del 118, ha ricostruito passo dopo passo le ore precedenti alla morte del figlio. «Mi sono accorto subito che la situazione era grave — ha raccontato —. I primi esami erano completamente sballati. Mio figlio era già paralizzato e in stato settico. Quello che mi ha sconvolto è che nell’area del pronto soccorso in cui lo avevano appoggiato non c’era neppure un termometro: l’ho dovuto prendere io al triage».
Secondo il racconto del padre, il giovane sarebbe rimasto per ore senza adeguata assistenza. «L’ho visto spegnersi su un letto e non posso accettarlo. Ora voglio che i giudici ricostruiscano la verità».
La procura prosegue gli accertamenti. Sono attesi ulteriori sviluppi.




