Roberto Fico è il nuovo governatore della Campania. Il candidato del centrosinistra, sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle, Avs e altre liste civiche, conquista Palazzo Santa Lucia al termine di una campagna elettorale complessa, segnata dalle tensioni tra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il governatore uscente Vincenzo De Luca, due figure centrali del panorama campano che raramente hanno camminato nella stessa direzione.
Napoletano, classe 1974, posillipino, Fico è considerato uno dei grillini della prima ora: fondatore nel 2005 del meetup “Amici di Beppe Grillo”, protagonista delle battaglie su acqua pubblica, rifiuti e ambiente, già candidato regionale e comunale nelle prime competizioni del Movimento. Il suo percorso politico decolla nel 2013 con l’elezione in Parlamento e la presidenza della commissione di vigilanza Rai. Nel 2018, con il boom dei Cinquestelle, diventa presidente della Camera dei deputati, ruolo ricoperto fino al 2023.
Figura simbolo dell’ala più ortodossa del M5S, vicino alla sinistra e contrario all’asse gialloverde, Fico ha costruito nel tempo un profilo istituzionale solido, restituendo parte delle indennità e tentando – da terza carica dello Stato – di dare un’impronta di sobrietà al proprio mandato.
La sua candidatura alla guida della Regione è maturata dopo il superamento del limite dei tre mandati nel Movimento e con il sostegno convinto del sindaco Manfredi, mentre De Luca è stato di fatto escluso dalla corsa dalla decisione della Consulta.
Con la vittoria del 23 e 24 novembre, Roberto Fico apre ora una nuova fase politica per la Campania, portando con sé la citazione di Giovanni Falcone a lui cara: «Possiamo sempre fare qualcosa».




