È stata completata ieri la complessa operazione di recupero della “Internazionale 9SA 255”, lo storico peschereccio della famiglia Vassallo che il 17 novembre scorso era affondato all’interno del porto di Acciaroli, nel territorio comunale di Pollica. L’intervento, coordinato tra Guardia costiera, amministrazione locale e operatori privati, ha permesso di riportare a terra lo scafo in condizioni di piena sicurezza.
Le cause dell’affondamento
Subito dopo l’incidente erano stati avviati gli accertamenti per chiarire l’origine del cedimento. Le verifiche hanno escluso sin da subito qualsiasi ipotesi riconducibile a un atto doloso, confermando la natura accidentale dell’episodio.
Per la comunità di Pollica, la “Internazionale” non era solo un mezzo da lavoro: quel peschereccio era un simbolo, un elemento identitario indissolubilmente legato alla memoria dell’ex sindaco Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore”, e alla sua storia familiare. Per questo, nelle ore successive al recupero, sono stati numerosi i messaggi dei parenti che hanno voluto salutare la barca con parole intrise di nostalgia e affetto: «Continuerai a navigare nei nostri cuori», hanno scritto.
La proposta: farne un museo della legalità
Nei giorni precedenti, l’associazione “La Tazzina della Legalità” aveva rilanciato l’idea di dare una nuova vita alla “Internazionale”, trasformando lo scafo in un luogo della memoria dedicato alla legalità e all’impegno civile. Una proposta che guarda proprio a Pollica, il paese per cui Vassallo si è battuto fino all’ultimo, e che potrebbe diventare un simbolo tangibile del suo esempio.
