Un’ampia operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno è scattata nelle prime ore di questa mattina tra le province di Salerno e Napoli, con particolare concentrazione nel comune di Capaccio Paestum. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Salerno, ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari personali, di cui 11 in carcere e 8 agli arresti domiciliari.
L’intervento è stato condotto dai carabinieri della compagnia di Agropoli, con il supporto dei reparti territoriali e delle compagnie del comando provinciale, delle aliquote di primo intervento di Salerno, del 7° nucleo elicotteri di Pontecagnano e delle unità cinofile di Sarno. Un dispositivo imponente, messo in campo per colpire un articolato sistema criminale operante nel Cilento e con ramificazioni anche nel Napoletano.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato dal metodo mafioso, detenzione illegale di armi, circolazione di monete false, sfruttamento della prostituzione, oltre a estorsioni e rapine.
Secondo quanto emerso dalle indagini, una parte significativa dell’organizzazione avrebbe gestito il mercato della droga proprio a Capaccio Paestum, dove operavano sia soggetti del posto sia cittadini stranieri, ritenuti responsabili di una rete di spaccio strutturata e capillare.
L’operazione rappresenta uno dei più rilevanti interventi repressivi degli ultimi anni nell’area, confermando l’attenzione della magistratura antimafia sul radicamento di fenomeni criminali complessi anche in territori ritenuti, fino a qualche tempo fa, marginali rispetto alle grandi rotte del traffico illecito.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriori responsabilità e ricostruire nel dettaglio la rete di relazioni dell’organizzazione smantellata.


