12 Dicembre 2025

Neonata morta in ospedale: venti sanitari rinviati a giudizio

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Neonata morta in ospedale: venti sanitari rinviati a giudizio

Si avvia verso il dibattimento giudiziario il caso della neonata deceduta il 22 marzo 2018 all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Il gup, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il rinvio a giudizio per venti persone, tra medici, ostetriche e infermieri, chiamate a rispondere di omicidio colposo.

Secondo l’impianto accusatorio, la morte della piccola sarebbe maturata al termine di una gestione del parto ritenuta non conforme ai protocolli clinici. In base agli accertamenti medico-legali, non sarebbe stata individuata in tempo una grave ipossia fetale intrauterina, circostanza che avrebbe richiesto un monitoraggio più prolungato e un intervento immediato. Il parto cesareo, invece, sarebbe stato eseguito in ritardo, quando la situazione clinica risultava ormai compromessa.

L’autopsia ha attribuito il decesso a un arresto cardio-circolatorio conseguente ad asfissia da inalazione di liquido amniotico, verificatosi quando il feto era alla 41ª settimana di gestazione. Dieci minuti dopo la nascita, la neonata presentava un quadro clinico gravissimo: encefalopatia ipossico-ischemica, insufficienza cardiorespiratoria, ipotonia generalizzata, midriasi fissa bilaterale e acidosi metabolica. Nonostante i tentativi di rianimazione, la bambina non è sopravvissuta.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei familiari e hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tutto il personale che, a vario titolo, si alternò nell’assistenza alla madre durante quella giornata. Il processo, che prenderà il via nel mese di febbraio, dovrà ora chiarire le singole responsabilità e ricostruire nel dettaglio quanto accaduto in quelle ore decisive.

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