Diciassette colpi messi a segno in pochi mesi, sempre con la stessa tecnica e scegliendo vittime vulnerabili. È questo il quadro che emerge dall’indagine condotta dalla squadra mobile di Salerno, sfociata nella mattinata di oggi nell’esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Alessandro Palo e Giovanni Milione.
Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale di Salerno, su richiesta della procura, a seguito di un’articolata attività investigativa che ha consentito di ricostruire una lunga serie di episodi avvenuti tra luglio e settembre nel capoluogo. I due sono indagati, a vario titolo, per furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, accesso abusivo a sistemi informatici, frode informatica e ricettazione.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il modus operandi era sempre lo stesso: una delle due persone avvicinava la vittima, perlopiù donne e anziane, mentre si trovava a bordo dell’auto, chiedendo informazioni stradali. In quei pochi istanti di distrazione, il complice entrava in azione sottraendo rapidamente la borsa dall’abitacolo. All’interno, oltre a contanti e documenti, c’erano spesso carte di credito e bancomat.
Le carte venivano poi utilizzate per effettuare prelievi e pagamenti in diversi esercizi commerciali. In alcuni casi, il bottino comprendeva anche gli smartphone delle vittime: attraverso questi dispositivi, gli indagati sarebbero riusciti ad accedere ai servizi di home banking, disponendo bonifici di ingente valore verso carte e conti correnti creati appositamente.
Il profitto complessivo delle operazioni illecite, tra contanti, transazioni elettroniche e bonifici, è stato stimato in circa 50mila euro.
