Si è riunito a Roma, presso la sede di via del Babuino, il Consiglio Direttivo di Assarmatori.
Fra i punti all’ordine del giorno, la relazione della Commissione di Designazione – formata da Franco Del Giudice (Delcomar) in qualità di Presidente e da Stefano Beduschi (Italia Marittima) e Franco Ronzi (Marinvest) – che era stata incaricata dall’Assemblea degli Associati nello scorso giugno di individuare i candidati per la carica di Presidente dell’Associazione armatoriale, il cui rinnovo è previsto nel mese di gennaio 2026, unitamente a quello dei Vice Presidenti e dei membri del Consiglio Direttivo stesso.
Dopo un intenso lavoro nel corso del quale tutti gli Associati Ordinari ed Effettivi hanno avuto modo di essere auditi, è emerso all’unanimità l’orientamento di chiedere all’attuale Presidente, Stefano Messina, di restare in carica per un altro mandato, alla luce del percorso di crescita e posizionamento registrato dalla fondazione nel 2018 ad oggi.
Entro la fine di gennaio, dunque, il Consiglio Direttivo convocherà l’Assemblea ordinaria e straordinaria, che sarà chiamata ad esprimere il rinnovo delle cariche associative per il quadriennio 2026-2030.
La mission
Assarmatori – come si legge sul sito dell’associazione – rappresenta gli armatori italiani, dell’Unione Europea e dei paesi terzi che operano in Italia servizi marittimi regolari di linea. L’Associazione è dunque in grado di rappresentare gli interessi armatoriali di chi lavora nel Paese estendendo questa tutela anche alle imprese non italiane che operano una parte significativa dei servizi marittimi. Le imprese armatoriali aderenti sono anche protagoniste nella filiera del trasporto che passa per i porti per giungere a destinazione via terra o per ferrovia.
Aderiscono all’associazione, come soci aggregati, anche altre imprese non armatoriali, enti e istituzioni che si muovono comunque nel perimetro del sistema marittimo, perché l’obbiettivo di Assarmatori è proprio la valorizzazione e lo sviluppo dell’intero settore del trasporto marittimo e intermodale.
Si da quindi voce agli armatori e agli operatori su tutte le questioni chiave per il comparto, con lo scopo di rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita, creare le condizioni per servizi marittimi più efficienti e sicuri, sostenere gli investimenti, sviluppare nuove tecnologie e lavorare per uno shipping sempre più green.
In particolare si lavora per:
- aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’industria marittima fra i responsabili della politica per garantire che gli obbiettivi degli armatori vengano presi nella massima considerazione;
- creare le condizioni per un mercato sempre più competitivo e aperto, migliorando in questo modo il settore della blue economy;
- assicurare che ogni tipologia di servizio sia opportunamente rappresentata, dando visibilità e tutela agli operatori internazionali che in Italia mantengono linee, uffici e personale, operano terminal o stazioni marittime, essendo parte attiva e centrale della nostra industry;
- collaborare con le istituzioni UE, Governo, Parlamento e le altre associazioni, organismi nazionali e internazionali, supportare il loro lavoro di approfondimento, analisi, regolazione, programmazione e sviluppo per promuovere la crescita dell’industria marittima;
- promuovere un mercato del trasporto marittimo proattivo e moderno in mare, nei porti, nelle infrastrutture e nella logistica di terra;
- promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo di sistemi innovativi in grado di ridurre l’impatto ambientale delle emissioni.


