15 Dicembre 2025

Ex sindaco di Auletta a processo per diffamazione: offese all’allora presidente MiDA

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Ex sindaco di Auletta a processo per diffamazione: offese all’allora presidente MiDA

È entrato nel vivo al Tribunale di Lagonegro il processo per diffamazione che vede imputato l’ex sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, in relazione alle dichiarazioni rivolte a Sabrina Capozzolo, ex presidente della Fondazione Mida ed ex deputata del Partito Democratico. Già ascoltata la persona offesa. Pessolano, difeso dall’avvocato Claudio Parisi, sarà invece sentito nella prossima udienza.

La vicenda nasce da alcune dichiarazioni attribuite all’ex primo cittadino, ritenute offensive da Capozzolo e pronunciate sia sui social network sia in contesti privati. Al centro della contestazione vi sarebbe anche un presunto “gioco di parole” utilizzato da Pessolano con riferimento al cosiddetto sistema Zoccola, nome di un noto sistema cooperativistico salernitano finito in passato sotto inchiesta giudiziaria.

In occasione delle dimissioni dalla presidenza della Fondazione Mida, Sabrina Capozzolo denunciò pubblicamente di aver subito «aggressioni verbali, calunnie e diffamazioni», presentando un esposto contro Pessolano. L’ex parlamentare parlò inoltre di un clima di ostilità legato, a suo dire, anche a una cultura sessista: «Da quando sono stata nominata alla guida della Fondazione – disse l’ex deputata – ho dovuto subire un atteggiamento di chiusura, se non addirittura di aperta ostilità solo per il fatto di essere donna. Una mentalità che si avvale di atti esasperati di sessismo, infamante, secondo la quale noi donne siamo da considerare tutte sciocchine e dobbiamo solo obbedire agli ordini che provengono da altri».

I fatti risalgono al 2023, quando Capozzolo riferì che, durante un colloquio diretto, Pessolano avrebbe utilizzato un’espressione offensiva nei suoi confronti. All’allora presidente della Fondazione venne contestato un presunto sperpero di denaro pubblico per l’organizzazione di una cena natalizia con i dipendenti.

Capozzolo decise di presentare querela.

Dal canto suo, Pessolano intervenne con un video sui social per chiarire la propria posizione, sostenendo di non voler consentire una gestione del bene pubblico «dissennata», richiamando esplicitamente il caso Zoccola di Salerno. Nel procedimento giudiziario in corso, Sabrina Capozzolo ha avanzato una richiesta di risarcimento danni pari a 25mila euro.

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