Scoprire il Cilento significa anche – e soprattutto – sedersi a tavola. Qui il cibo non è solo nutrimento, ma racconto di un territorio, delle sue stagioni e delle mani che lo coltivano. Gli itinerari enogastronomici diventano così un modo privilegiato per conoscere l’anima più autentica di questa parte della Campania, dove la Dieta Mediterranea nasce e continua a essere praticata ogni giorno.
Il viaggio può iniziare dall’olio extravergine d’oliva cilentano, uno dei simboli più identitari del territorio. Tra colline e piccoli borghi dell’entroterra, frantoi storici e aziende agricole aprono le porte ai visitatori, offrendo degustazioni e raccontando un sapere antico che si tramanda di generazione in generazione. L’olio non è solo un prodotto, ma un elemento culturale che accompagna ogni piatto della tradizione.
Non mancano i grani antichi e la pasta fatta a mano, come i celebri fusilli cilentani, preparati ancora oggi durante feste e ricorrenze familiari. Seguire un itinerario enogastronomico significa anche entrare nelle cucine delle sagre di paese, dove le ricette vengono riproposte fedelmente, senza forzature turistiche, mantenendo intatto il legame con la tradizione.
Nel Cilento sopravvive una tradizione casearia che racconta l’anima più autentica del territorio: la mozzarella nella mortella. Questo prodotto, simbolo di un saper fare antico e pastorale, è Presidio Slow Food, riconoscimento che ne tutela la qualità, la storia e i produttori che continuano a mantenerla viva.
Il Cilento è anche terra di fichi bianchi, legumi, ortaggi e conserve, prodotti che raccontano una cucina povera ma ricca di sapore. I mercati locali, le botteghe di paese e le piccole aziende agricole rappresentano tappe fondamentali di un viaggio lento, in cui ogni acquisto diventa un incontro e ogni assaggio una storia da ascoltare.
Accanto al cibo, il vino completa l’esperienza. Le cantine cilentane, spesso a conduzione familiare, propongono percorsi di degustazione che permettono di conoscere vitigni locali e tecniche di produzione rispettose del territorio. Il vino, come l’olio, diventa strumento di narrazione del paesaggio.
A rendere questi itinerari ancora più coinvolgenti sono le sagre e le feste enogastronomiche, diffuse soprattutto nei mesi estivi e autunnali. Il turismo enogastronomico nel Cilento è un viaggio nei sapori, ma anche nei valori: lentezza, autenticità, rispetto per la terra.


