Abusi sulla figlia minorenne della compagna: condannato a sette anni di reclusione

Un uomo di 59 anni, residente nel Salernitano, è stato condannato a sette anni di carcere per violenza sessuale aggravata ai danni della figlia minorenne della sua compagna. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal III Collegio del Tribunale di Nocera Inferiore, al termine di un processo complesso e delicato che ha preso in esame fatti avvenuti tra il 2016 e il 2019.

Le indagini, avviate dai carabinieri a seguito di segnalazioni e approfondimenti investigativi, hanno ricostruito una serie di episodi avvenuti all’interno delle mura domestiche. L’uomo, secondo quanto stabilito in aula, avrebbe approfittato della condizione di fragilità psicologica della giovane vittima, all’epoca dei fatti ancora adolescente, per costringerla a subire ripetuti atti di natura sessuale.

Durante il processo, la vittima ha raccontato episodi di abusi fisici e psicologici, ritenuti credibili dai giudici anche alla luce delle conferme emerse dalle indagini e dalle testimonianze ascoltate in aula. La sentenza ha riconosciuto le aggravanti legate all’età della ragazza e alla sua incapacità di opporsi alle presunte violenze.

La Procura, che aveva chiesto la condanna al termine della requisitoria, ha visto accogliere la propria richiesta. I giudici hanno dichiarato l’imputato colpevole e disposto la pena di sette anni di reclusione.

Il deposito delle motivazioni permetterà di chiarire nel dettaglio il ragionamento alla base del verdetto, mentre la difesa dell’uomo ha già annunciato la possibilità di ricorrere in appello.

Il caso ha suscitato grande attenzione, anche per la delicatezza del contesto familiare in cui sarebbero maturati gli abusi. La vicenda, trattata nel massimo rispetto della riservatezza delle persone coinvolte, richiama l’urgenza di continuare a vigilare sui diritti e sulla tutela dei soggetti più fragili.