Albanella, si fa Jazz nell’Hangar Museum

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Albanella, si fa Jazz nell’Hangar Museum

Al via la rassegna musicale “Aprile in Musica” che si svolgerà nello spazio di Albanella dall’11 al 24 aprile con quattro appuntamenti, nell`ambito di “Erràtica, coabitazioni all’Hangar di Albanella”, progetto sostenuto da Creative Living Lab – ed. 5, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Aprile in Jazz ad Albanella, per Erratica, la cui direzione artistica ha deciso di dedicare questo mese alla musica. Inizia l’11 aprile, negli spazi dell’Hangar Museum con una jam session, in cui i linguaggi degli ospiti si incontreranno con i musicisti residenti, Daniele Brenca contrabbasso e basso, Matthew Swindells batteria, Antonio Della Polla piano e vibrafono per sviluppare i processi improvvisativi. L’ Hangar Museum, è stato realizzato dall’amministrazione comunale come spazio espositivo e multimediale. Dal 2023 l’Associazione Culturale Rareca attraverso il progetto “Erratica”, ha trovato qui una casa per le proprie attività. L’edificio, memore di costruzioni industriali, caratterizzato da setti portanti in cemento armato a vista, in dialogo vivace e dinamico con le piantagioni di ulivo circostanti, terminato nel 2018, viene successivamente abbandonato.

L’Associazione Rareca, che oltre a restituire dignità architettonica all’intera struttura, la riporta alla funzione sociale e formativa per cui era stata creata. Durante tutto il mese di aprile questo luogo diventa cassa di risonanza di una scena musicale dinamica e vivace che attraversa il territorio cilentano. L’iniziativa vuole dare spazio di creazione e fruizione istantanea, dal vivo, a partire dalla musica, ma non solo. I Processi Improvvisativi diventano momenti di condivisione, un contenitore per sperimentazioni e coabitazioni sonore. La pratica dell’improvvisazione nel jazz e nella musica d’insieme, crea margini su cui coesistere.

“Ci interessa molto, spiega l’ideatore dell’iniziativa Daniele Brenca, soprattutto in questo momento storico, aprire spazi relazionali, in una dinamica fluida, amorevole, dal basso, di co-costruzione di una casa per la cultura in un borgo in via di spopolamento, che usa la musica come linguaggio, medium, proposta comunicativa.”

Cosa aspettarsi: sonorità inedite, interpretazioni su temi e generi classici del jazz fino a melodie pop, sperimentazioni sonore, formazioni inedite, soluzioni inaspettate, non solo variazioni sul tema, ma temi che nascono dall’incontro dei musicisti tra di loro nello spazio tempo del momento presente. Lo spazio di Albanella ambisce a diventare il tòpos, il dove che, localizzando, determina una cosa come cosa-per-l’uomo, punto di riferimento dell’esperienza, che consente la progettualità e l’attuazione, l’esistenza razionale, aprendo il suo palcoscenico al jazz, quindi, assumendo la caratteristica comunicativa o sociale di “luogo familiare”. Uno spazio che può considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, immagine, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero che, per essere se stesso deve discernere, giudicare, orientarsi, criticare e che, in questi appuntamenti, restituirà qualcosa di una drammaturgia segreta, nella quale cominciano ad annodarsi rapporti empatici, nascite, emozioni, che porteranno tutti a “fare parte della scena”, al fianco dei protagonisti e degli organizzatori. Si parla ad un tempo di un musicista che deve aprirsi a tutto tondo alla conoscenza e, possibilmente, anche alla prassi, di tutti i sistemi armonici e contrappuntistici, di tutte le forme musicali, anche quelle cristallizzate in generi, di tutte le esperienze sonore delle etnie dei popoli; quindi, di un musicista e di un pubblico che possieda la storia della musica, accanto alla storia delle musiche. La ragione semantica della musica emerge, nel continuo divenire del “ludus
harmonicus”, il gioco dell’invenzione e della mutazione, come una indescrivibile ed immanente intuizione del momento presente.

Si inizierà giovedì 11 aprile con i processi improvvisativi con l’intento di promuovere uno spazio di confronto libero per musicisti, amatori e appassionati. Chi vorrà esibirsi potrà farlo approfittando degli strumenti già presenti nell’allestimento (piano acustico, batteria, basso, contrabbasso e impianto voce),
oppure con qualsiasi altro portato con se per l’occasione. Gli ospiti incroceranno i musicisti residenti Daniele Brenca contrabbasso e basso, Matthew Swindelss batteria, Antonio della Polla piano e vibrafono.

Si procederà giovedì 13 aprile con Laura Klain Batteria, Daniele Brenca Contrabbasso, Ivano Leva Pianoforte, Vincenzo Saetta Sax contralto, per Shorter in blue, un omaggio alla figura compositiva e lessicale di Waine Shorter, tra i protagonisti della stagione più esaltante del 𝘫𝘢𝘻𝘻, in più di cinquant’anni di carriera ha reso indelebile la sua memoria grazie ad un’attività prolifica e variegata.

Terzo appuntamento il 18 aprile aperto da Ivano Leva al piano, Daniele Brenca contrabbasso e basso e Matthew Swindells batteria, si chiude il 24 aprile con l’apertura del trio composto da Domenico Basile chitarra, Daniele Brenca contrabbasso e basso e Matthew Swindells batteria. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 20.

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