Serre, sulle tracce della lontra, regina dei fiumi

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Serre, sulle tracce della lontra, regina dei fiumi

Si è tenuto il 18 giugno 2011, a Serre, l’incontro “Sulle tracce della Lontra, regina dei fiumi” dal quale è emerso un quadro di prospettiva sulla qualità della biodiversità del nostro territorio tra luci e ombre.

Il progetto promosso dal Wwf Italia all’interno del PSR Campania, ha permesso di comprendere lo stato di salute della lontra in Italia attraverso  il qualificato impegno di studiosi e ricercatori dei Parchi del Cilento, Val d’Agri,  Sele e Tanagro e delle Regioni Marche, Molise e Calabria in uno scenario di desolante quanto preoccupante scomparsa della specie in aree geografiche come il Lazio e la Toscana da dove erano partite le preoccupazioni sulla specie negli anni ’80.

All’incontro hanno partecipato, il vice sindaco del Comune di Serre, Angelo De Vita direttore del Parco nazionale del Cilento, il responsabile dell’area conservazione della natura del Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese,  Domenico Nicoletti presidente della riserva naturale foce Sele e Tanagro, Anna Loy dell’Università del Molise, Susanna D’Antoni dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambiente-Ispra, e Antonio Canu responsabile delle Oasi del Wwf.
Il dibattito, moderato da Fabrizio Bulgarini del Wwf Italia, ha fatto emergere molte questioni aperte che richiedono un maggiore impegno a costruire reti solidali tra chi ha la responsabilità della tutela di queste specie e le istituzioni,  senza il timore di chiudersi all’interno delle proprie “isole” rispetto ad una specie che richiede un areale ampio e capace di garantire cibo e qualità.

La lontra è uno dei più importanti indicatori di qualità ambientale, vive in acque incontaminate ed è un predatore al vertice della catena alimentare: per questo è considerata un indicatore biologico importantissimo per l’ecosistema. Oggi, in tutta la penisola, si contano appena 260 esemplari. Per questo la Lontra è stata inserita nella lista rossa mondiale delle specie in pericolo, uno dei mammiferi maggiormente minacciati di estinzione in Italia, anche perché le popolazioni residue, concentrate nel Sele e Tanagro  e in parte nei fiumi Sinni, Basento e Agri in Basilicata, sono completamente isolate dalle altre popolazioni europee.

“Proteggere la Lontra – dichiarano gli organizzatori – significa difendere la qualità degli ambienti fluviali e, in un’ottica più generale, la qualità e la disponibilità di acqua. Un obiettivo importante, soprattutto in Campania, dal quale dipende la qualità della vita di milioni di cittadini”.

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