Ascea, 22enne si tolse la vita: assolto il papà dopo 10 anni
| di Luigi Martino
Si è concluso oggi, con una sentenza di assoluzione piena, il processo di secondo grado a carico di Luigi Sacco, padre di Jessica Sacco, la 22enne di Mandia (frazione del Comune di Ascea) che si tolse la vita il 15 marzo 2015 lanciandosi dal balcone di casa durante un’accesa lite familiare.
La Corte di Assise d’Appello di Salerno ha assolto l’imputato con la formula “perché il fatto non sussiste”, ribaltando integralmente la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, con esclusione delle aggravanti.
Una giornata intensa, quella odierna in aula, segnata da un’articolata e approfondita discussione processuale. La camera di consiglio, cui hanno preso parte tutti i giudici togati e popolari, si è protratta per oltre due ore prima che fosse letta la sentenza.
Particolarmente corposa anche la fase dibattimentale finale: la requisitoria del Procuratore Generale presso la Corte di Appello e di Assise è durata oltre un’ora, al termine della quale è stata chiesta la conferma della sentenza di primo grado. Parimenti articolate e appassionate le arringhe difensive degli avvocati Antonello Natale e Luca Palma, che hanno discusso per oltre un’ora ciascuno, sottolineando con forza l’assenza di responsabilità del loro assistito e l’inconsistenza probatoria delle accuse.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla difesa:
«È un verdetto che attendevamo da tempo – ha commentato l’avvocato Antonello Natale – e che riconosce in pieno ciò che abbiamo sempre sostenuto: Luigi Sacco non ha commesso alcun reato. La Corte ha compiuto un lavoro accurato, valutando a fondo tutti gli elementi emersi nel processo e offrendo finalmente giustizia non solo all’imputato, ma all’intera famiglia, duramente segnata da questa tragedia».
La Corte si è riservata 90 giorni per il deposito delle motivazioni, che si preannunciano centrali per comprendere la lettura giuridica adottata nel proscioglimento dell’imputato. Con questa pronuncia, si chiude un lungo e doloroso iter giudiziario per Luigi Sacco.
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