Ascea, centro di accoglienza sotto sequestro: scarichi illegali e irregolarità urbanistiche

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Ascea, centro di accoglienza sotto sequestro: scarichi illegali e irregolarità urbanistiche

Un blitz dei carabinieri della Stazione di Ascea, con il supporto della polizia locale, ha portato alla luce gravi irregolarità all’interno del centro di accoglienza per stranieri Hera Cas, che ospita circa 140 persone, in prevalenza cittadini di origine bengalese e indiana.

L’operazione, volta a verificare la regolarità delle strutture e il rispetto delle normative ambientali e urbanistiche, ha evidenziato una situazione complessa. Durante i controlli, infatti, sono state riscontrate opere edificate senza le necessarie autorizzazioni: alcuni manufatti saranno demoliti, altri risultano già sotto provvedimenti.

Ma l’aspetto più critico riguarda la gestione dei reflui fognari. Le acque nere venivano convogliate in una vasca collegata a un vecchio impianto di depurazione da anni inattivo. In questo modo, gli scarichi finivano direttamente nel fiume Fiumarella, con un rischio elevatissimo di inquinamento ambientale.

Il verbale dei controlli è stato trasmesso alla Procura della Repubblica, che valuterà l’apertura di un fascicolo d’indagine. Nel frattempo, il Comune ha disposto la sospensione immediata dell’autorizzazione all’uso della struttura.

La vicenda ha destato forte preoccupazione nella comunità locale, che da tempo segnalava criticità. «Lo sversamento diretto dei reflui nel corso d’acqua non rappresenta solo una violazione di legge – hanno sottolineato fonti investigative – ma una minaccia per la salute pubblica e per l’ecosistema». In attesa delle decisioni della magistratura, il centro resta chiuso.

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