Ascea Marina: scoperto il primo nido di tartaruga Caretta Caretta del 2025 in Campania

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Ascea Marina: scoperto il primo nido di tartaruga Caretta Caretta del 2025 in Campania

La stagione di nidificazione delle tartarughe marine in Campania è ufficialmente iniziata. Questa mattina, 31 maggio 2025, è stato individuato il primo nido dell’anno di Caretta caretta sulla spiaggia di Ascea Marina, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La scoperta è stata effettuata grazie alla segnalazione di un cittadino, che ha permesso l’intervento tempestivo dei volontari della Stazione Zoologica Anton Dohrn.  

Il nido è stato immediatamente messo in sicurezza: l’area è stata recintata e monitorata per garantire la protezione delle uova fino alla schiusa, prevista tra circa 50-60 giorni. Questo evento segna l’inizio della stagione riproduttiva per la specie protetta, classificata come “vulnerabile” dalla IUCN, e sottolinea l’importanza della costa cilentana come sito di nidificazione. 

Ascea si conferma un punto di riferimento nazionale per la conservazione della Caretta caretta. Nel 2024, il comune aveva registrato oltre 20 nidi censiti, consolidando il suo ruolo cruciale nella tutela di questa specie. Le attività di monitoraggio e protezione proseguiranno per tutta l’estate, coinvolgendo ricercatori, volontari e istituzioni locali. 

La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo. Le femmine tornano a deporre le uova sulle stesse spiagge dove sono nate, un fenomeno noto come “filopatria”. Ogni nido può contenere da 50 a 150 uova, che si schiudono dopo un periodo di incubazione influenzato dalla temperatura della sabbia, la quale determina anche il sesso dei nascituri.  

La scoperta del nido ad Ascea rappresenta un segnale positivo per la biodiversità marina e sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni nella salvaguardia dell’ambiente. Si invita la popolazione a segnalare eventuali avvistamenti di tartarughe o tracce di nidificazione alle autorità competenti, contribuendo così alla protezione di questa specie affascinante e preziosa.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile seguire le attività della Stazione Zoologica Anton Dohrn e delle associazioni ambientaliste locali.

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