La Corte di Appello di Salerno ha messo definitivamente la parola fine a una vicenda giudiziaria lunga oltre otto anni, confermando l’assoluzione dell’appuntato scelto Mario Cosimo Ciuccio dall’accusa di falsità ideologica in atto pubblico. Il collegio giudicante – presieduto dal dottor Giocoli, con il dottor Berni Canani come relatore e il dottor Indinnimeo come giudice a latere – depositerà le motivazioni della sentenza entro quindici giorni.
L’appuntato, assistito dall’avvocato Carmine Sparano, era stato chiamato a processo nel 2017 con l’ipotesi di aver redatto una relazione di servizio non veritiera. Il Tribunale di Vallo della Lucania lo aveva già assolto in primo grado, decisione che oggi è stata integralmente confermata anche in secondo grado.
Soddisfazione nelle parole del difensore: «L’appello della parte civile, proposto nonostante la precedente assoluzione, non ha scalfito quanto già stabilito in primo grado. La Corte ha nuovamente riconosciuto l’integrità professionale del mio assistito, uomo da sempre rispettoso delle istituzioni e del ruolo che ricopre. Abbiamo ribadito la sua totale estraneità ai fatti contestati», ha dichiarato l’avv. Sparano.
Il legale ha infine ricordato come, già nel 2018, anche il procedimento disciplinare avviato nei confronti dell’appuntato si fosse concluso con un’assoluzione pronunciata dalla stessa Corte d’Appello di Salerno, per insussistenza del fatto.
Con la sentenza odierna si chiude dunque un capitolo giudiziario complesso, restituendo a Ciuccio piena serenità professionale e personale.
