di Luigi Martino
Assunta come organico Covid, una maestra di 57 anni della frazione Eremiti del comune di Futani, in servizio in una scuola dell’infanzia di Mondovì, nel Cuneese, in Piemonte, è stata arrestata dai carabinieri per violenze, fisiche e verbali, nei confronti degli alunni tra i 3 e i 5 anni. E’ stato l’istituto, una materna pubblica, ad avvisare i carabinieri dopo le lamentele dei genitori: i bimbi non volevano più far lezione con lei. Così in dicembre sono partite le indagini. Ora la donna è ai domiciliari.
L’inchiesta ha documentato, anche grazie alle telecamere nascoste dai carabinieri, “condotte abituali” e “sproporzionate rispetto alla finalità educativa, lesive della dignità dei piccoli”. L’insegnante riduceva i bambini, con urla, ingiurie, minacce e percosse, in una “condizione di paura e di soggezione tali da rendere loro la frequenza delle lezioni intollerabile”. Non solo: “Cercava di condizionare psicologicamente i piccoli perché non raccontassero a casa ciò che accadeva in aula”.


