Camerota, 8 km a piedi in cerca d’aiuto: poi il lieto fine

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Camerota, 8 km a piedi in cerca d’aiuto: poi il lieto fine

E’ una storia che dovrebbe essere conservata o, almeno, tramandata. Non tanto di generazione in generazione, qui non siamo per le frasi fatte. Qui siamo per le cose che restano, a prescindere. E il gesto di Antonio Cappuccio, un giovane imprenditore di Marina di Camerota, dovrebbe servire da esempio. E dovrebbe essere tramandato sì, ma da operatore turistico a cittadino. E da cittadino ad imprenditore. E poi ricominciare. A questo punto vi starete chiedendo tutti cosa è successo. Nulla di apparentemente straordinario. Apparentemente, badate bene.

Venerdì pomeriggio una coppia di turisti in vacanza a Marina di Camerota decide di raggiungere la costa a ridosso dell’area marina protetta degli Infreschi a bordo della propria automobile. Lasciano l’auto nei pressi di Baia Infreschi e raggiungono la spiaggia di Cala Bianca a piedi, per trascorre una giornata di relax. Da Cala Bianca, poi, risalgono insieme ma, probabilmente, sbagliano il sentiero sbucando più a nord, nei pressi della spiaggia del Pozzallo. Sono lontani dall’auto che non sanno nemmeno più dove si trova. Il sole scotta e la temperatura è alta. Mentre lei resta lì, lui decide di raggiungere a piedi Marina di Camerota per cercare aiuto e finisce per bussare alla porta di un ufficio che noleggia scooter. Dall’altro lato della scrivania c’è Antonio, 31 anni, titolare di Ac Rent Scooter.

Il malcapitato turista racconta la storia ad Antonio. Poi la richiesta: «Vorrei noleggiare uno scooter per due ore. Quale è il costo?». Antonio non ci pensa nemmeno su. Afferra due caschi, mette in moto il suo scooter personale e accompagna il turista a recuperare la sua automobile nei pressi dell’azienda agricola Oasi Infreschi. E quando il turista chiede «quanto le devo per il disturbo?». Antonio sorride e risponde: «Offre Marina di Camerota con la promessa che verrete presto di nuovo in vacanza qui». La coppia ringrazia e stringe la mano all’imprenditore: «Ci vediamo l’anno prossimo».

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