Camerota, rogo quasi spento dopo 18 ore. Si fa la conta dei danni: disastro ambientale

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Camerota, rogo quasi spento dopo 18 ore. Si fa la conta dei danni: disastro ambientale

Dopo oltre 18 ore di lotta incessante, il vasto incendio che ha devastato località Vaccuta, nel territorio comunale di Camerota, è ormai sotto controllo. Le fiamme hanno bruciato per tutta la notte, alimentate dal vento, trasformando uno dei polmoni verdi più preziosi del Cilento in un enorme tappeto di cenere.

All’alba, dal Golfo di Policastro, il fumo era ancora ben visibile. Colonne grigie si levavano alte nel cielo e potevano essere distinte persino da chilometri di distanza, fino alla Calabria e alla Basilicata.

Sul posto, per tutta la giornata di ieri e fino a notte inoltrata, hanno operato squadre dei vigili del fuoco, della comunità montana e volontari, con il supporto di un elicottero che ha effettuato una dozzina di lanci d’acqua prima di dover interrompere le operazioni aeree a causa del buio.

Le prime stime parlano di decine di ettari di vegetazione andati distrutti. Un vero e proprio disastro ambientale, con un impatto devastante sul fragile ecosistema della costa degli Infreschi. Intere aree di macchia mediterranea, habitat naturale per la fauna locale, sono state cancellate dal fuoco.

Nelle prossime ore sarà avviata la conta precisa dei danni, ma il bilancio si annuncia pesantissimo. Le istituzioni locali hanno espresso forte preoccupazione per l’accaduto e non si esclude che il rogo sia di origine dolosa, ipotesi purtroppo frequente nelle aree interne e costiere del Cilento.

Un duro colpo per Camerota e per l’intero territorio cilentano, che ancora una volta si trova a fare i conti con l’ennesima ferita inferta al suo patrimonio naturalistico.

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