Paesaggio naturale e antropico per un turismo sostenibile

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Paesaggio naturale e antropico per un turismo sostenibile

Il principio di Turismo Sostenibile è stato così definito nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo: “le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”.
Altra definizione parla di “sviluppo turistico sostenibile come quello che soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni di accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi”.
Per il World Tourism & Travel Council (1996) “Il turismo sostenibile è un turismo, con associate infrastrutture che, ora e nel futuro, opera entro le capacità naturali per la rigenerazione e la produttività futura delle risorse naturali, riconosce il contributo all’esperienza turistica di popolazioni, comunità, costumi e stili di vita, accetta che le popolazioni debbano avere un’equa distribuzione dei benefici economici del turismo, è guidato dalle aspirazioni delle popolazioni locali e delle comunità dell’area ospite
Altri autorevoli documenti prodotti negli ultimi anni da soggetti diversi illustrano bene, nelle linee guida, i valori generali che si vogliono trasmettere riconoscendo il valore del Turismo Sostenibile, tra questi la Carta di Lanzarote (1995), l’ Agenda 21 dell’ONU (1992), il Manifesto del movimento tedesco ‘Tourism with Insight’ , il Tourism Bill of Rights and Tourist Code dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (1985), il Manila Declaration on the Social Impact of Tourism (1997).
In definitiva il Turismo Sostenibile ogni forma di attività turistica che rispetta e preserva a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali e che contribuisce in modo positivo ed equo allo sviluppo economico e al benessere degli individui che vivono e lavorano nei luoghi di destinazione.
Un Turismo in crescita certamente genera guadagni e benefici per le popolazioni nei luoghi di destinazione, ma sicuramente determina anche impatti negativi:
a.    per il paesaggio e l’ambiente naturale, che devono far posto agli insediamenti turistici;
b.    per gli aspetti socio-culturali, che vedono la perdita d’identità culturali delle popolazioni nei luoghi di destinazione;
c.    per gli aspetti economici,  perché spesso lo sviluppo diventa unilaterale ed eccessivamente dipendente solo dal turismo a danno degli altri settori, perché spesso la proprietà locale viene ceduta a non residenti che non provvedono a redistribuire le entrate finanziarie in altri settori locali dinamizzando le interazioni nel tessuto sociale;
Lo stretto legame di dipendenza quindi tra l’attività turistica e le risorse sulle quali questa vive (paesaggistiche, ambientali, culturali, umane) rende quindi necessaria una riflessione sui modi di vivere e proporre il turismo.
E’ necessario quindi:
1.    Ridurre al minimo i danni dell’impatto paesaggistico, ambientale e socio-culturale prodotto dai flussi turistici.
2.    Sviluppare una maggior attenzione all’interazione tra turisti, industria turistica e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle identità culturali ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri.
3.    Rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale.
Limitare quindi le attività antropiche connesse al turismo per non impattare sulle risorse paesaggistiche ed ambientali, ovvero quale equilibrio trovare tra paesaggio naturale e paesaggio antropico per favorire un turismo che sia sotto tutti gli aspetti realmente sostenibile?
A questa ed altre domande si risponderà nell’incontro che si terrà a Marina di Camerota lunedì 11 aprile 2011 alle ore 17,00 presso il cinema Bolivar, organizzato e coordinato dal Gruppo Azione Turistica Camerota (GAT Camerota) con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno e dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Salerno, al quale interverranno:

Gennaro Miccio – SOPRINTENDENTE BENI ARCHITETTONICI E PAESISTICI DI SALERNO E AVELLINO
Angelo De Vita – DIRETTORE PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO
M.Gabriella Alfano – PRESIDENTE ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI SALERNO
Armando Zambrano  – PRESIDENTE ORDINE DEGLI INGEGNERI DI SALERNO
Domenico Bortone – SINDACO DI CAMEROTA
Romano Speranza – SINDACO DI CENTOLA
Cesare Festa – SINDACO DI PISCIOTTA
Stefano Pisani – ViceSINDACO DI POLLICA
Francesco Alfieri – SINDACO DI AGROPOLI
Angelo Coda – PRESIDENTE UNIONE DELLE ASSOCIAZIONI TURISTICHE CILENTO E VALLO DI DIANO
A.Giuseppe Volpe – COORDINAMENTO GRUPPO AZIONE TURISTICA CAMEROTA
Josè Pomarico – COORDINAMENTO GRUPPO AZIONE TURISTICA CAMEROTA

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