Shoah: dalla Regione “tagli” al museo della memoria

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Shoah: dalla Regione “tagli” al museo della memoria

Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell’armata rossa aprivano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore del genocidio nazista.

Le immagini della liberazione dei pochi sopravvissuti al lavoro forzato sono inevitabilmente rimaste impresse nella memoria collettiva.

Il 20 luglio del 2000 il Parlamento italiano aderisce alla proposta internazionale e dichiara la data del 27 gennaio come “Giornata della memoria”, giorno dedicato alle commemorazioni delle vittime dell’olocausto e di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

Circa sei milioni di ebrei vennero sterminati dalla furia nazista. Uomini, donne e bambini vittime di un crudele sacrificio.

Deportati nei lager e sottoposti a terribili torture, al freddo, patendo la fame e destinati a morire sotto il peso di un duro lavoro. Pochi i sopravvissuti. Gli stessi che hanno dedicato la loro vita al racconto di una tragica pagina di storia.

La loro identità cancellata e nascosta sotto quel numero tatuato sul braccio ricordava loro, ogni giorno, che un simile esempio di ferocia umana non poteva essere dimenticato. A spingerli la consapevolezza che, per costruire un mondo migliore, che respinga la discriminazione, le torture e la schiavitù, serve tenere viva la memoria di quel terribile crimine che fu la Shoah.

Ma a quanto pare si sbagliavano.

Seppur in tanto dolore risulta, a quanto pare, semplice cancellare il sacrificio di milioni di perseguitati che hanno pagato con la vita il duro prezzo di essere considerati diversi.

È quanto sta avvenendo a Campagna, il cui polo museale nato per trasmettere alle nuove generazioni messaggi di umana generosità subirà tagli da parte della Regione Campania.

Dalle parole di Franco Tavella, segretario della CGIL Salerno, si evince tutto il disappunto per una decisione chiaramente incomprensibile. Egli ritiene infatti che la decisione della giunta Caldoro non solo inficia la possibilità di tramandare ciò che è stato ma si pone in contrasto con il tentativo delle amministrazioni di valorizzare il territorio e soprattutto le zone interne.

Nella convinzione dell’importanza di quel sito e della sua valorizzazione, anche quest’anno, la CGIL Salerno offrirà la possibilità di visitare luoghi simbolo della shoah e sarà con una delegazione di studenti di una scuola di Campagna ad Amburgo.

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