1 Novembre 2025

Campania, al voto il 23 e 24 novembre: nuove regole elettorali e cambi nella distribuzione dei seggi

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Campania, al voto il 23 e 24 novembre: nuove regole elettorali e cambi nella distribuzione dei seggi

La Campania si prepara a tornare alle urne. Il 23 e 24 novembre i cittadini saranno chiamati a eleggere il nuovo Presidente della Regione e a rinnovare il Consiglio regionale, composto da 50 consiglieri più il presidente eletto, per un mandato di cinque anni.

Le elezioni di quest’anno saranno caratterizzate da importanti novità normative. Sono infatti entrate in vigore alcune modifiche alla legge elettorale regionale n. 4 del 2009, che incidono in modo significativo sulla distribuzione dei seggi e sulla composizione del Consiglio.

Premio di maggioranza senza tetto massimo

Resta confermato il sistema proporzionale con premio di maggioranza, ma con una modifica sostanziale: il limite massimo di seggi assegnabili alla coalizione vincente, in precedenza fissato al 65%, è stato eliminato.

Ciò significa che, nelle prossime elezioni, la coalizione che sosterrà il presidente eletto potrà ottenere un numero di seggi direttamente proporzionale ai voti conquistati. In teoria, una maggioranza con l’80% dei voti potrebbe arrivare a occupare anche l’80% dei seggi in Consiglio.

Nuova soglia di sbarramento al 2,5%

Tra le novità più rilevanti figura l’introduzione di una soglia di sbarramento del 2,5% dei voti validi su base regionale. Le liste che non superano questa percentuale resteranno escluse dalla ripartizione dei seggi, anche se fanno parte della coalizione vincente.

Assessori sospesi, non più dimissionari

Cambia anche la disciplina per i consiglieri nominati assessori regionali. In passato, la nomina comportava l’obbligo di dimissioni definitive dal Consiglio. Con la nuova legge, invece, l’incarico determina solo la sospensione temporanea: il consigliere nominato assessore viene sostituito dal primo dei non eletti, ma può rientrare in aula una volta lasciato l’esecutivo.

Come si vota

Gli elettori riceveranno un’unica scheda con la possibilità di esprimere due voti: uno per la lista provinciale e uno per il candidato alla presidenza. È ammesso il voto disgiunto, che consente di scegliere un presidente e, allo stesso tempo, un candidato consigliere appartenente a una lista di diversa coalizione.

Le modifiche alla legge elettorale introducono quindi un nuovo equilibrio politico e istituzionale, che potrebbe incidere in modo significativo sulla futura composizione del Consiglio regionale e sulla rappresentanza delle forze politiche minori.

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