Cannalonga, torna la millenaria fiera della Frecagnola: festa di storia, cultura e sapori

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Cannalonga, torna la millenaria fiera della Frecagnola: festa di storia, cultura e sapori

A Cannalonga il tempo sembra essersi fermato al 1452. Da oggi, mercoledì 10 settembre, fino a domenica 14, il piccolo centro cilentano si trasforma nel cuore pulsante della tradizione con il ritorno della Frecagnola, una delle fiere più antiche d’Italia, capace di intrecciare riti secolari, enogastronomia e spettacoli popolari.

La manifestazione, che affonda le radici nel commercio di bestiame e in particolare di capre, è divenuta nel corso dei secoli un grande appuntamento culturale. Oggi rappresenta un punto di incontro fra memoria e innovazione, mantenendo centrale il piatto simbolo: il bollito di capra, che continua a richiamare migliaia di visitatori.

Il programma prevede giornate dense di eventi. Venerdì spazio agli show cooking e alle associazioni locali, mentre sabato sarà il turno del foro boario e della festa popolare che animerà Piazza del Popolo fino a tarda sera. Domenica il gran finale con il concerto di Peppe Cirillo, atteso alle 22.30.

Dietro l’atmosfera festosa, la Frecagnola custodisce una storia lunga cinque secoli. In origine si teneva a dicembre, come Fiera di Santa Lucia, ma nel XVII secolo i duchi di Cannalonga ne spostarono la data a settembre, periodo in cui i pastori confluivano nel borgo dopo la transumanza. Da allora, la fiera ha assunto i tratti di un rito collettivo, con un significato che travalica il semplice mercato: quello di un’identità comunitaria da celebrare e tramandare.

Patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Cannalonga, la Frecagnola oggi è anche un’occasione per valorizzare le produzioni agroalimentari del Cilento, rilanciare il turismo e rinnovare un legame profondo tra la gente e la propria storia. Un appuntamento che, anno dopo anno, continua a resistere al tempo, confermando la sua natura di grande festa popolare.

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