Capaccio Paestum, nuove indagini sulle multe annullate: 19 persone coinvolte

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle multe annullate a Capaccio Paestum. La guardia di finanza del Gruppo di Eboli, su delega della procura della Repubblica di Salerno, ha notificato ad altre 19 persone un avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal sostituto procuratore Morris Saba. L’accusa contestata è di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici aggravata e in concorso.

I nomi e le accuse

Tra gli indagati figurano l’ex sindaco Franco Alfieri, l’ex assessore Gianfranco Masiello, l’ex consigliere comunale Alfonsina Montechiaro, il vigile urbano Giovanni D’Angelo, due dipendenti comunali e alcuni imprenditori, oltre a familiari di amministratori locali e cilentani. Secondo la procura, avrebbero agito come istigatori, concorrendo nella formazione di falsi provvedimenti di annullamento di sanzioni stradali. Gli atti sarebbero stati materialmente redatti dall’ex comandante della polizia municipale Natale Carotenuto, la cui posizione è oggetto di un procedimento separato.

Un nuovo filone dell’inchiesta

Questa indagine rappresenta una “costola” del procedimento principale aperto a maggio 2025, che vede già coinvolti l’ex comandante Sofia Strafella, l’impiegato dell’ufficio verbali Giovanni Matonte e il vigile urbano Andrea Marciano. In quel caso, le ipotesi di reato comprendono falsità ideologica e materiale, frode e accesso abusivo a sistema informatico, sempre in concorso e con aggravanti.

Le sanzioni contestate

Le multe finite sotto la lente di questo nuovo filone risalgono al periodo compreso tra il 2019 e il 2022. Si tratta di 19 verbali con importi variabili tra i 58 e i 183 euro. Secondo gli investigatori, gli annullamenti sarebbero stati disposti nonostante vi fossero fotogrammi che confermavano le infrazioni. Da qui il danno alle casse comunali, che avrebbero perso introiti certi derivanti dalle sanzioni.