Carlo Acutis santo: quella volta che il vescovo denunciò la comprevendita online delle reliquie

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Carlo Acutis santo: quella volta che il vescovo denunciò la comprevendita online delle reliquie

Nel giorno in cui Carlo Acutis viene proclamato santo in piazza San Pietro, riaffiora alla memoria un episodio che aveva destato scalpore pochi mesi prima della canonizzazione. Era il 25 marzo scorso quando il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, presentò un esposto-denuncia contro ignoti al commissariato locale per fermare la compravendita online di presunte reliquie del giovane beato.

La vicenda era esplosa in rete con la notizia di un’asta in cui venivano offerti ciocche di capelli di Acutis, poi aggiudicati a un acquirente anonimo per 2.110 euro. Una pratica non solo vietata dal diritto canonico, ma anche stigmatizzata dal Vaticano. Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, fu tra i primi a mobilitarsi, affidando a un legale le verifiche necessarie attraverso Nicola Gori, postulatore della causa di beatificazione.

Restano oscure l’origine e l’autenticità di quel materiale. Le immagini circolate mostravano un sigillo in ceralacca, ma non proveniente dalla diocesi di Assisi. E soprattutto, la normativa della Chiesa è chiara: le reliquie autentiche possono passare di mano solo tra vescovi e non possono essere messe in vendita né esposte in contesti non autorizzati.

Il caso, sollevato inizialmente dal Corriere dell’Umbria, mise in evidenza un fenomeno più ampio: la proliferazione, su siti di e-commerce, di oggetti legati a figure di santi e beati, in particolare umbri. Con Carlo Acutis, la cui fama di santità ha fatto il giro del mondo dopo la sua morte a soli 15 anni, la devozione popolare è cresciuta a dismisura. La definizione di “influencer di Dio” attribuitagli già in vita fotografa bene il legame speciale che migliaia di fedeli hanno stretto con lui.

Ma quella stessa popolarità, ieri come oggi, si è intrecciata con un mercato che la Chiesa considera inaccettabile. Un monito che accompagna la memoria di quel giovane che, oggi santo, continua a ispirare i giovani con la sua testimonianza di fede e semplicità.

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