Giallo di Vibonati, bimbo in coma: condizioni gravissime e indagini vicine a una svolta

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Giallo di Vibonati, bimbo in coma: condizioni gravissime e indagini vicine a una svolta

Restano critiche e drammatiche le condizioni di Pietro, il bambino cilentano di soli nove mesi ricoverato in rianimazione all’ospedale Santobono di Napoli. Il piccolo è arrivato giovedì scorso in elisoccorso dal presidio dell’Immacolata di Sapri, dove era giunto in stato comatoso. Da allora, è intubato e collegato ai macchinari per la sopravvivenza.

Il primario di Neurochirurgia pediatrica, Giuseppe Cinalli, spiega: «Le prossime 72 ore saranno decisive. Il bambino ha subito due interventi neurochirurgici per il trattamento di un esteso edema cerebrale: è stato necessario rimuovere completamente parte della calotta cranica per alleviare la pressione intracranica. La situazione resta drammatica: sono presenti trombosi venose cerebrali, emorragie retiniche, lesioni al tronco encefalico e danni diffusi alle aree nobili del cervello, che fanno temere conseguenze neurologiche permanenti». La speranza, seppur minima, è legata alla risposta clinica che emergerà a partire dalla quinta giornata di degenza.

Secondo i medici, il quadro potrebbe essere compatibile con la cosiddetta “sindrome da scuotimento” (shaken baby syndrome), una violenta sollecitazione del capo che può causare lesioni gravissime anche se avvenuta in pochi istanti, magari in modo inconsapevole. «Purtroppo – aggiunge Cinalli – casi del genere non sono rari e proprio per questo l’ospedale Santobono aderisce a un network nazionale per la prevenzione e la sensibilizzazione su questo fenomeno».

Intanto, proseguono serrate le indagini da parte della Procura della Repubblica di Lagonegro e dei carabinieri della Compagnia di Sapri. Gli inquirenti ritengono di essere vicini alla verità e attendono solo la conferma di alcune ipotesi investigative. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati nuovamente diversi familiari, tra cui la nonna materna del bambino, residente a Licusati, e soprattutto la madre, che ha accompagnato il piccolo in ospedale insieme al suo attuale compagno.

La donna, originaria del Comune di Camerota ma residente da qualche tempo a Villammare, aveva già presentato in passato una denuncia per maltrattamenti contro l’ex marito, padre dei suoi due figli. Entrambi i genitori si trovano ora a Napoli, accanto al figlio, in attesa di risposte mediche e giudiziarie.

La comunità cilentana segue con il fiato sospeso gli sviluppi della vicenda, mentre le autorità continuano a lavorare per far luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità.

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