18 Ottobre 2025

Castagne di Roccadaspide, cuore dolce dell’autunno cilentano

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Castagne di Roccadaspide, cuore dolce dell’autunno cilentano

Quando l’aria si fa più fresca e le colline del Cilento si tingono di oro e rame, Roccadaspide torna a profumare di castagne. È il segnale inconfondibile dell’autunno, una stagione che qui si vive con lentezza, tra boschi di castagneti secolari e tradizioni che si rinnovano di anno in anno.

Un frutto che racconta il territorio

Le castagne di Roccadaspide sono più di un prodotto tipico: sono un simbolo identitario. Dolci, profumate e dalla polpa tenera, nascono in un ambiente incontaminato, tra i rilievi che guardano verso il Parco Nazionale del Cilento. La loro qualità è tale da aver ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), a tutela di una produzione che unisce sapere antico e cura artigianale.

La raccolta comincia tra fine settembre e ottobre, quando i ricci si aprono e lasciano cadere i frutti lucidi sul terreno. È un momento di comunità: intere famiglie partecipano, spesso ancora a mano, tra il fruscio delle foglie e il crepitio dei ricci secchi.

Feste e tradizioni paesane

Con la raccolta arrivano anche le feste. A Roccadaspide la Festa della Castagna” si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre, ed è organizzata dal Forum dei Giovani, dal Comune di Roccadaspide e con la collaborazione dell’associazione “Eventi dell’ Aspide” e del Consorzio di tutela del Marrone IGP. 

Dai dolci rustici alle zuppe di montagna

La castagna nel Cilento non è solo dolce: è anche ingrediente di piatti poveri ma saporiti. Nelle case di montagna si preparano ancora oggi zuppe di castagne e fagioli, vellutate dal profumo di alloro o contorni che accompagnano carni e verdure di stagione. E poi ci sono i dolci: creme, torte, marron glacé, ma anche il semplice piacere di una castagna arrostita vicino al camino — simbolo perfetto del calore domestico autunnale.

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