Castellabate, femminicidio Silvia Nowak: al via il processo contro il compagno

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Castellabate, femminicidio Silvia Nowak: al via il processo contro il compagno

Si aprirà il prossimo 2 ottobre a Salerno, davanti alla Corte d’Assise, il processo a carico di Kai Dausel, 62 anni, accusato dell’omicidio della compagna Silvia Nowak. La donna tedesca, trasferitasi da tempo nel Cilento, fu ritrovata priva di vita il 18 ottobre scorso in una pineta di Ogliastro Marina, parzialmente carbonizzata. Un delitto che scosse profondamente la comunità locale e che ora arriva in aula, con l’obiettivo di fare piena luce sulle responsabilità.

Secondo le indagini, la ricostruzione dei suoi ultimi spostamenti risulta decisiva. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso Silvia insieme al compagno poco prima della scomparsa. Testimonianze e accertamenti tecnici avrebbero poi contribuito a rafforzare l’ipotesi investigativa a carico di Dausel.

Il 62enne, arrestato dai carabinieri e detenuto fino ad ora nel carcere di Vallo della Lucania, si è sempre proclamato innocente. La sua difesa, affidata all’avvocato Felice Brancaccio, ha più volte sottolineato incongruenze nell’impianto accusatorio e l’assenza di prove schiaccianti.

Il caso ha assunto grande rilevanza mediatica anche in Germania, paese d’origine della vittima. Il processo promette di essere lungo e complesso, con la possibilità di nuove rivelazioni.

Per la comunità cilentana, si tratta di una ferita ancora aperta. La figura di Silvia Nowak è rimasta nel ricordo di chi l’aveva conosciuta come una donna solare, innamorata del territorio e desiderosa di costruirsi una nuova vita lontano dalla Germania. Ora spetta ai giudici accertare la verità su una vicenda che ha il sapore amaro del dramma familiare trasformato in tragedia.

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