Un grave episodio di furto e danneggiamenti ha interessato l’abitazione di un sacerdote del posto, finita nel mirino di ignoti durante le scorse ore. I malviventi si sarebbero introdotti al primo piano della casa, presumibilmente alla ricerca di denaro o oggetti di valore, ubicata a Prignano Cilento.
Una volta constatata l’assenza di contanti e beni appetibili, i responsabili hanno comunque deciso di portare via ciò che potevano, smontando infissi in alluminio e caricandoli su un mezzo utilizzato per la fuga. L’azione, rapida e ben organizzata, è stata aggravata da un tentativo di incendio: i vandali avrebbero infatti appiccato il fuoco a materassi e suppellettili, rischiando di provocare un rogo di proporzioni ben più gravi. Le fiamme, per puro caso, non si sono propagate.
Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero cercato anche di salire al livello superiore, dove si trova l’appartamento del sacerdote, ma non sarebbero riusciti a forzare la porta. L’episodio alimenta un clima di crescente tensione nel territorio cilentano, già preoccupato per i numerosi furti registrati nelle ultime settimane.
A Perdifumo, intanto, un gruppo di residenti e di giovani della minoranza consiliare ha denunciato pubblicamente i continui episodi predatori e ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale per la mancata attivazione di un sistema di videosorveglianza pienamente funzionante.
«Siamo stanchi di sentir parlare di telecamere installate e mai operative», lamentano i cittadini. Su 45 apparecchi distribuiti nel comune, solo 9 sarebbero realmente attivi.




