Cilento, pesta a sangue la compagna: dopo due giorni esce dal carcere

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Cilento, pesta a sangue la compagna: dopo due giorni esce dal carcere

Nell’ultimo episodio di violenza domestica, il 37enne A.P. di Spinazzo di Capaccio Paestum è stato accusato di aver pestato brutalmente la sua compagna, una 41enne di Trentinara, in seguito a una lite scaturita da motivi apparentemente futili. L’uomo, difeso dall’avv. Francesco Raeli, ha ottenuto un cambiamento nella misura cautelare detentiva durante l’udienza di convalida dell’arresto.

Il giudice Pietro Indinnimeo del Tribunale di Salerno ha deciso di sostituire la detenzione con gli arresti domiciliari, imponendo al 37enne il divieto di allontanarsi dalla residenza senza l’autorizzazione giudiziaria e di non comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con lui. Questa decisione segna un’attenuazione della misura cautelare originariamente prevista.

La vittima, una volta ricoverata in ospedale con il volto tumefatto e il pigiama sporco di sangue, ha scelto di ritornare a vivere con la propria famiglia a Trentinara, cercando rifugio dopo l’arresto del compagno violento. I carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, sotto la guida del lgt. Giuseppe D’Agostino, sono stati coloro che hanno trovato la donna in condizioni così gravi.

Questo caso mette in luce la delicata questione dei maltrattamenti domestici e solleva interrogativi sulle misure cautelari adottate nel sistema giudiziario. La decisione di attenuare la detenzione in favore degli arresti domiciliari suscita dibattiti sulla protezione delle vittime e sull’efficacia delle leggi contro la violenza domestica.

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