Cinghiali affetti da peste suina, Parco del Cilento: «Stop attività selecontrollo»

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Cinghiali affetti da peste suina, Parco del Cilento: «Stop attività selecontrollo»

Dopo i cinque casi di peste suina registrati a Montesano sulla Marcellana, nel Vallo di Diano, l’ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ha adottato misure preventive attraverso una nota che porta la firma del direttore Romano Gregorio. E’ stato lui stesso a decidere di sospendere tutte le attività di selecontrollo e ha invitato i carabinieri del Parco ad intensificare la sorveglianza. «Tutte le attività di selecontrollo in svolgimento nel territorio dell’area protetta sono sospese a decorrere dalla data del 24 maggio 2023 fino a nuove disposizioni» si legge nel documento.

Nella zona del Vallo di Diano è molto diffuso l’allevamento di suini, motivo per cui si sta diffondendo il virus. A Montesano sono state rinvenute 5 carcasse di cinghiali contagiati, risultando il primo caso di peste suina africana in Campania.

Cosa è la peste suina africana

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e cinghiali selvatici che causa un’elevata mortalità negli animali da essa infettati. Il virus che la provoca, innocuo per l’uomo, genera notevoli disagi socio-economici in molti Paesi. Le aree interessate da PSA subiscono notevoli perdite economiche a causa del decesso degli animali, delle restrizioni agli spostamenti di maiali, cinghiali selvatici e loro prodotti nonché del costo delle misure di controllo. L’eradicazione della malattia può richiedere diversi anni. Non ci sono vaccini né cure. I segni tipici della PSA sono febbre, aborti, emorragie e morte improvvisa.

Maiali e cinghiali selvatici sani di solito vengono infettati per:

  • contatto diretto con animali infetti
  • contatto indiretto da ingestione di prodotti ricavati da animali infetti,  e contatto con indumenti, veicoli o attrezzature contaminati
  • punture di zecche molli infette (lì dove presenti).
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