Condannato a 10 mesi per omicidio stradale l’imprenditore che travolse una donna in vacanza
| di Luigi Martino
stato condannato a 10 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa, l’imprenditore 39enne di Capaccio Paestum, riconosciuto colpevole di omicidio stradale per l’incidente avvenuto il 13 settembre 2024 lungo la litoranea di Pontecagnano. Nello schianto perse la vita Cinzia Blasi, 60 anni, originaria di Roma e in vacanza nel Salernitano.
Il gup del tribunale di Salerno, Francesco Guerra, ha emesso la sentenza di primo grado al termine del giudizio abbreviato, disponendo anche la sospensione della patente per un anno. Contestualmente, l’imputato è stato assolto dal reato di fuga, “perché il fatto non costituisce reato”.
La dinamica
La tragedia si consumò nei pressi dell’hotel La Isla Bonita, lungo la SP75. La donna stava passeggiando con il marito quando fu travolta da una Volkswagen Tiguan guidata dal 39enne. L’impatto fu violentissimo e per la turista non ci fu scampo: morì sul colpo.
L’automobilista, risultato negativo ad alcol e droga, non si fermò ma si presentò poco dopo ai carabinieri di Capaccio Scalo, denunciando l’accaduto. L’auto, che riportava tracce evidenti dell’impatto, fu sequestrata.
La decisione del giudice
Determinante è stata la linea difensiva dell’avvocato Francesco Raeli, che ha ricostruito i fatti dimostrando come l’imputato non avesse avuto consapevolezza di aver investito una persona. Secondo la perizia, la donna venne colpita dalla parte destra del veicolo e sbalzata immediatamente fuori dalla carreggiata: una dinamica che avrebbe indotto l’automobilista a pensare di aver urtato contro il guard-rail.
Il giudice ha ritenuto coerente questa versione, escludendo l’intenzionalità della fuga. La pena è stata contenuta anche in ragione dell’incensuratezza dell’imputato e del risarcimento già versato alle parti civili tramite la compagnia assicurativa.
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