Convegno celebra rinascita dieta Mediterranea e svela segreti latte capra cilentana
| di Luigi Martino
Grande successo per il convegno “La Capra: alle origini della Dieta Mediterranea”, l’evento che ha riunito esperti e appassionati per esplorare il ruolo storico e attuale della capra nel Cilento. Organizzato da Tenuta Principe Mazzacane nell’ambito del progetto “Vis Capra“, in collaborazione con l’Istituto di Alta Cultura Giambattista Vico e supportato dal GAL Cilento, il convegno ha presentato al pubblico i risultati di anni di ricerche e studi condotti su questo animale, simbolo della tradizione mediterranea.
L’evento, svoltosi a Gustophia – Dispensa e latteria dell’azienda cilentana, ha visto la partecipazione di un parterre di relatori d’eccezione, moderati dalla giornalista enogastronomica Antonella Amodio, che hanno affrontato il tema da diverse prospettive. La discussione ha messo in luce non solo l’importanza storica e culturale della capra, ma anche le sue straordinarie proprietà e la sua centralità per il futuro del territorio.

La Capra Cilentana: ricerca, biodiversità e un futuro sostenibile
Il convegno ha svelato i risultati di un progetto di ricerca iniziato nel 2018, che ha portato alla luce nuove scoperte sulla Capra Cilentana e acceso attenzione su diversi importanti temi, come la fida pascolo, i benefici della capra sulla fertilità e sulla salute. Attraverso il lavoro di selezione genetica condotto da Annacarla Tredici e Andrea Giuliano di Tenuta Principe Mazzacane, è stato dimostrato che il latte di questo animale non è solo di alta qualità, ma offre anche una resa superiore nella trasformazione.
Si è discusso della resilienza della capra, un animale che contribuisce in modo significativo alla salvaguardia del paesaggio e alla biodiversità locale attraverso il pascolamento. L’azienda Tenuta Principe Mazzacane lavora in un sistema di agricoltura rigenerativa, dove il pascolamento contribuisce in maniera attiva alla salute del suolo, rigenerandolo proprio attraverso il “camminamento dell’animale sul territorio”. Tuttavia, come sottolineato negli interventi, emergono difficoltà legate alla gestione del pascolo e alla necessità che tutti i Comuni autorizzino il pascolo controllato, aspetto fondamentale per la tutela del territorio.

I benefici del latte di capra: scienza, salute e tradizione
Uno dei momenti più significativi è stato il focus sui benefici del latte di capra. Il professor Luigi Montano, UroAndrologo e coordinatore del progetto EcoFoodFertility, ha evidenziato come il latte e i formaggi di capra possano avere un impatto positivo sulla fertilità umana, un aspetto raramente trattato. È stato ribadito che il latte di capra è naturalmente povero di lattosio, o meglio che la molecola della caseina è più “piccola” e quindi più facile da digerire; è ricco di proteine e vitamine A e B, il che lo rende un’alternativa salutare e adatta per chi soffre di intolleranze alimentari. La sua importanza nella Dieta Mediterranea è stata riconosciuta anche da Ancel Keys, che ne ha sottolineato il ruolo fondamentale nell’alimentazione cilentana. Dal suo canto, l’azienda Tenuta Principe Mazzacane ha dimostrato come con il latte della capra cilentana sia possibile realizzare tanti prodotti, oltre al Cacioricotta di capra del Cilento – prodotto tipico da preservare -, anche più particolari come le Lingue di capra (una sorta di mozzarella, realizzata come la tipica mozzarella nella mortella), il Montestella (una coagulazione lattica al carbone vegetale), la Riggiola (stracchinato semistagionato), il Roccaforte (un erborinato di capra), e tre diversi gusti di yogurt di capra. Alla serata hanno partecipato anche l’azienda Cobellis, con i suoi vini da vitigni autoctoni, spiegati da Rosario Liguori, la Cooperativa Nuovo Cilento con i suoi oli, raccontati dal presidente Peppe Cilento, e l’azienda Maurici di Orria con il suo tartufo.

La capra: un simbolo che torna a splendere
La “capra nera”, da sempre legata al Cilento, terra di Magna Grecia, è stata un simbolo di prosperità prima di essere progressivamente abbandonata nell’ultimo mezzo secolo. Il convegno ha offerto un’occasione unica per riscoprire il valore di questo animale, la cui storia si intreccia con la mitologia e l’arte, e per ribadirne la centralità in un modello di sviluppo agricolo e turistico sostenibile. I relatori, tra cui il professor Vincenzo Pepe, il professor Maurizio Palumbo, il professor Rosario De Iulio, l’avvocato Antonio Verderosa, il sindaco di Omignano e presidente GAL Cilento Raffaele Mondelli, e il progettista Claudio Aprea, hanno contribuito a creare un dibattito ricco e stimolante che ha catturato l’attenzione di un pubblico numeroso e partecipe. Il successo dell’evento consolida l’impegno di Tenuta Principe Mazzacane e dei partner di progetto nel valorizzare la biodiversità e le tradizioni locali, nel rendere l’azienda un modello da “emulare”, confermando che la capra e i suoi prodotti sono un patrimonio prezioso, pronto a tornare protagonista sulle tavole e nel paesaggio del Cilento.

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